Olio di oliva, l’amico del cuore

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 16/09/2020 Aggiornato il 16/09/2020

L’olio di oliva, riconosciuto il re dei condimenti da uno studio della Harvard Medical School, aiuta a mantenere in cuore in salute riducendo il rischio di malattie cardiovascolari

Olio di oliva, l’amico del cuore

Secondo un recente studio della Harvard Medical School, l’olio di oliva è il migliore tra tutti gli oli e soprattutto è amico del cuore. Per giungere a queste conclusioni sono stati presi in esame diversi lavori scientifici che confrontavano diversi condimenti alimentari. Uno di questi studi, pubblicato sul Journal of American College of Cardiology, aveva osservato che sostituendo margarina, burro o maionese con olio di oliva, si riduceva il rischio di patologie cardiovascolari. Nello specifico, mezzo cucchiaio al giorno di olio di oliva può ridurre il rischio di sviluppare queste malattie.

Olio di cocco: non è proprio salutare

Un altro studio, questa volta pubblicato su Circulation, avrebbe analizzato gli effetti dell’olio di cocco sulla salute umana. Il risultato è stato che: non favorisce la riduzione della circonferenza vita o del grasso corporeo rispetto ad altri grassi di origine vegetale; aumenta il colesterolo “cattivo” Ldl, associato ad un aumento del rischio delle patologie del cuore.
Sul British Medical Journal è stata pubblicata, tuttavia, una ricerca che non ha osservato una crescita del colesterolo “cattivo” correlato a un consumo di olio extra vergine di cocco messo in relazione con olio extra vergine d’oliva per 4 settimane.

Il segreto per riconoscere un olio di oliva di buona qualità

Due sono i sensi interessati per riconoscere un vero olio di oliva:

·      il primo è l’olfatto, che deve “sentire” un odore tipico di olive nel momento in cui l’olio è annusato;

·      il secondo è il gusto, che deve “percepire”, all’assaggio, un gusto amaro e piccante, dovuto alla presenza dei polifenoli nell’olio.   

 
 
 

Da sapere!

I polifenoli contenuti nell’olio di oliva svolgono un’azione protettiva contro l’invecchiamento cellulare e i tumori, perché contrastano la formazione dei radicali liberi.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti