Oppiacei e antidepressivi: allarme rosso

Patrizia Masini A cura di Patrizia Masini Pubblicato il 17/09/2019 Aggiornato il 18/09/2019

Negli Stati Uniti il consumo di oppiacei e antidepressivi è quadruplicato in vent'anni e così i morti per overdose. E anche in Italia non siamo messi tanto meglio...

Oppiacei e antidepressivi: allarme rosso

Il consumo di oppiacei e antidepressivi negli Stati Uniti è ormai fuori controllo. Quadruplicati anche i decessi per overdose. I dati degli ultimi vent’anni parlano chiaro: dal 1999 a oggi il numero di prescrizioni di farmaci oppiacei e antidepressivi sono quadruplicati e così le morti per overdose.

Senza ricetta del medico

Se poi si considera che le morti provocate da una tra le droghe più abusate negli ultimi anni dello scorso millennio – l’eroina – sono oggi praticamente prossime allo zero, i confini del problema assumono ben presto una terribile e ben delineata fisionomia. Nel solo 2015 i Centers for Disease Control and Prevention hanno registrato 55mila decessi per overdose da droghe. Di questi, ben 33mila sono riconducibili al consumo di oppiacei e antidepressivi, di cui poco meno della metà sotto prescrizione medica.

Un problema trasversale

Nel 2016 la percentuale di morti per overdose ha fatto registrare un ulteriore +19%, e i dati relativi al 2017 confermano questo trend. Nonostante la sempre maggiore attenzione a riguardo, infatti, il problema è più vivo che mai e colpisce la popolazione in maniera trasversale, indipendentemente dalla condizione sociale. Sotto accusa è il Fentanyl, un analgesico oppioide di origine sintetica che, secondo le stime, potrebbe aver causato la morte di quasi 4mila persone nel solo 2016, con uno sconcertante +600% di morti riferite al suo consumo.

Emergenza nazionale

Considerando che dal 2000 le morti per overdose da oppiacei e antidepressivi sono state 180.000, l’impennata degli ultimi anni rappresenta un piaga enorme. Preoccupazione è stata espressa anche dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha definito il problema derivato dal consumo di oppiacei come una vera e propria emergenza nazionale. Emergenza che richiederà sforzi e fondi per essere debellata. L’unica soluzione, per ora, pare essere quella di consentire ai governi dei vari Stati di permettere un accesso più semplice a farmaci – come il naxolone – capaci di invertire l’effetto overdose.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Le autorità sanitarie degli Stati Uniti stimano in circa due milioni la cifra di cittadini americani con dipendenza da oppiacei e antidepressivi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Bambina di tre anni che fatica a rispettare le regole

28/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

Per far rispettare le regole a un bambino occorrono pazienza, coerenza e buon senso. Quest'ultimo serve a non esagerare con i paletti, né per eccesso né per difetto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti