Oscillazioni di peso, glicemia e pressione sono pericolose

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 23/04/2019 Aggiornato il 23/04/2019

Attenzione alle oscillazioni che possono compromettere la salute. Occhi puntati su peso, glicemia e pressione del sangue

Oscillazioni di peso, glicemia e pressione sono pericolose

La salute è una questione di equilibrio. Le oscillazioni di peso, glicemia e pressione accorciano la vita. E non di poco. Le prove sono tante e l’ultima arriva da una ricerca coreana che, visti i numeri, parrebbe dire la parola definitiva sulla questione: gli scienziati hanno infatti seguito, per oltre cinque anni, quasi sette milioni di persone, tutte sane e, al momento dell’ingresso nello studio, senza problemi di diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione, colesterolo alto. Analizzando i dati di pressione, colesterolo, glicemia e peso registrati nel tempo, l’endocrinologo dell’università Cattolica di Seoul, Seung-Hwang Lee, coordinatore dell’indagine, ha dimostrato che le oscillazioni di peso e non solo sono molto pericolose.

Aumentano il rischio di infarto e ictus

Rispetto a chi è rimasto stabile, i soggetti con la più ampia variabilità fra i valori hanno registrato una mortalità del 127 per cento più elevata, un rischio di infarto del 43 per cento più alto e un aumento del 41 per cento della probabilità di ictus. Lo studio prevedeva la semplice osservazione di quel che è accaduto negli anni: non è possibile quindi essere certi di una relazione di causa ed effetto fra le oscillazioni di peso e degli parametri considerati e le malattie cardiovascolari; tuttavia i dati confermano numerose ricerche precedenti e autorizzano a pensare che cercare di mantenersi in un intervallo stretto di peso, pressione, glicemia e colesterolo sia importante per restare in salute. Molti i dati riguardo la pericolosità dell’effetto yo-yo.

No alle diete drastiche

Le oscillazioni del peso, infatti, oltre a far ingrassare inesorabilmente in otto casi su dieci, accendono meccanismi biologici che possono portare dritti a problemi di salute seri. Quando si segue una dieta ferrea per un periodo abbastanza lungo, al corpo arrivano segnali di carenza di nutrienti che fanno scattare l’allarme: le reazioni al drastico abbassamento di peso comprendono la riduzione del metabolismo, l’utilizzo del tessuto muscolare che viene consumato per avere energia, l’aumento della resistenza all’insulina per impedire ai tessuti di usare il poco glucosio in circolo e un incremento cronico del cortisolo, l’ormone dello stress.

Pericoli in aumento

Il cortisolo riduce le difese immunitarie, aumenta il rischio di depressione, compromette la funzione mentale e porta alla secrezione di ormoni che fanno salire la pressione, mentre la resistenza all’insulina aumenta l’infiammazione generale dell’organismo e favorisce il diabete.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il momento pericoloso per cuore e vasi si verifica quando il peso risale perché il grasso in più va ad accumularsi soprattutto intorno all’addome (il posto peggiore, non tanto dal punto di vista estetico quanto della salute), dove produce citochine pro-infiammatorie e molecole che contribuiscono ad alzare la pressione e aumento il rischio di problemi cardiovascolari.

 

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