Pressione alta: nuove Linee guida europee

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 26/11/2018 Aggiornato il 26/11/2018

Cosa cambia nel trattamento della pressione alta in base alle ultime direttive della Ue

Pressione alta: nuove Linee guida europee

La pressione alta è una malattia per cui da tempo esistono i farmaci efficaci; il problema, però, è prescriverli correttamente e assumerli altrettanto correttamente. Ancora oggi, infatti, nonostante la disponibilità delle terapie, soltanto il 15-20% dei pazienti raggiunge i valori pressori adeguati. A questo riguardo la Società europea di cardiologia e la Società europea dell’ipertensione hanno presentato le nuove raccomandazioni in materia di pressione alta.

Cambiare strategia di cura

Il primo consiglio è quello di iniziare subito la terapia antiipertensiva con due principi attivi,  meglio se in un’unica compressa, al contrario di quanto veniva fatto in passato con il cosiddetto trattamento “a gradini”, ovvero cominciare con un solo farmaco cui via via se ne poteva associare un altro se il primo non funzionava. Il nuovo tipo di prescrizione dovrebbe superare il problema dei medici che stentano a prescrivere il secondo farmaco, ma anche far sì che i pazienti assumano i farmaci correttamente. Le terapie di associazione sono già disponibili ed efficaci.

I nuovi valori-limite

La seconda raccomandazione delle Linee guida riguarda l’inizio del trattamento anche in quelle persone a cui in precedenza sarebbe stato consigliato solo di cambiare stile di vita. Il nuovo obiettivo della cura è, infatti, quello di mantenere la pressione massima (sistolica) sotto i 140 millimetri di mercurio (mmHg) e la minima sotto i 90.

Gravi rischi per il cuore

L’ipertensione è una condizione cronica e silente e per questo non sempre adeguatamente diagnosticata. Nel mondo sono oltre 1 miliardo le persone che ne soffrono: intorno al 30-45% della popolazione adulta (il 60% oltre i 60 anni). In Italia colpisce almeno 15 milioni di persone e rappresenta la principale causa di mortalità prematura per infarto e ictus e un importante fattore di rischio per scompenso cardiaco, fibrillazione atriale e altre malattie cardiovascolari. L’ipertensione arteriosa aumenta anche le probabilità di andare incontro a una stenosi (cioè a un restringimento) o a un’insufficienza (cioè una cattiva chiusura) della valvola aortica, che regola il passaggio del sangue dal ventricolo sinistro all’arteria aorta e da qui a tutto l’organismo.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Uno stile di vita salutare ed equilibrato va raccomandato sempre a tutti i pazienti: quindi meno sale a tavola, consumo moderato di bevande alcoliche, alimentazione sana e variata, attività fisica moderata e regolare, controllo del peso corporeo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti