Pressione arteriosa: meglio il controllo H24

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 27/09/2019 Aggiornato il 27/09/2019

La misurazione della pressione nelle 24 ore, attraverso l’holter, permette di prevedere con maggiore accuratezza il rischio cardiovascolare. A chi è consigliato

Pressione arteriosa: meglio il controllo H24

Tutti sanno che la pressione alta è pericolosa. Ma non tutti sanno quali sono i metodi di misurazione più affidabili e le regole da seguire perché i controlli siano attendibili e permettano di calcolare il rischio cardiovascolare. Ora, un nuovo studio aiuta a fare chiarezza: è meglio monitorare l’andamento della pressione arteriosa nell’arco delle 24 ore, attraverso l’utilizzo dell’holter pressorio, piuttosto di effettuare singole misurazioni.

Uno studio internazionale durato 14 anni

La ricerca è stata condotta da un team internazionale di ricercatori,di diversi centri tra cui l’Università di Leuven (Belgio) e l’University of Texas, ed è stato pubblicato sul Journal of the American Medical Association. Complessivamente ha coinvolto 11.135 persone provenienti da 12 paesi (Europa, Asia orientale e America Latina) per ben 14 anni con diverse visite e indagini. In particolare, i ricercatori hanno effettuato controlli frequenti dello pressione arteriosa, sia attraverso misurazioni effettuate in ambulatorio da un medico o un operatore sanitario sia attraverso il ricorso a un apparecchio portatile, in grado di effettuare ripetute misurazioni nelle 24 ore. In media, attraverso l’holter portatile, sono state eseguite ogni volta 30 misurazioni nel corso della giornata e 10 di notte, durante il sonno. Lo scopo era capire quale dei due metodi fosse più affidabile.

La misurazione nelle 24 ore è più accurata

Dall’analisi di tutti i dati raccolti, gli studiosi hanno scoperto che le ripetute misurazioni della pressione arteriosa nelle 24 ore sia di notte sia di giorno hanno una maggiore accuratezza predittiva. Le probabilità di sviluppare una patologia cardiovascolare durante tutti gli anni di osservazione dello studio, infatti, si sono associate più strettamente a questo tipo di misurazione. “Sebbene le malattie vascolari e cardiache siano fortemente associate con la pressione arteriosa, indipendentemente da come è misurata, fino a ora non sapevamo quale tipo di misurazione riuscisse a catturare il rischio nel modo più accurato” hanno commentato gli esperti.

Importanti i valori notturni 

Sicuramente una delle ragioni che rende la misurazione della pressione con l’holter più attendibile per calcolare il rischio cardiovascolare è che permette di controllare il parametro anche di notte, quando i valori non sono viziati dalle attività quotidiane o dai pasti. Inoltre, consente di cogliere eventuali oscillazioni e di avere un quadro più completo della situazione.

 

In Italia è un metodo già usato

 Nel nostro Paese la misurazione della pressione con holter pressorio è e già ampiamente utilizzata. Non così negli Usa, uno dei Paesi in cui è stato condotto lo studio, dove la maggior parte delle assicurazioni rimborsa il monitoraggio ambulatoriale nelle 24 ore solo quando è già stata individuata una pressione a livelli maggiori in ambito clinico, ma si sospetta sia normale in altre situazioni o se si crede di essere in presenza di un’ipertensione non rilevata o mascherata.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Oggi la misurazione della pressione arteriosa nelle 24 ore viene usata soprattutto quando le misurazioni effettuate in ambiente clinico sono molto variabili, nei soggetti con elevata pressione nello studio medico e assenza di danno d’organo, nei pazienti con elevato rischio cardio- vascolare, quando c’è un’apparente resistenza alla terapia antipertensiva, e quando c’è una discrepanza tra le misurazioni in ambiente clinico e quelle domiciliari.

 

Fonti / Bibliografia

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