Prodotti per celiaci, etichette più trasparenti

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/09/2016 Aggiornato il 15/09/2016

Da fine luglio le etichette dei prodotti per celiaci sono diventate ancora più trasparenti. Prevista anche la dicitura “adatto alle persone intolleranti al glutine” oppure “adatto ai celiaci”

Prodotti per celiaci, etichette più trasparenti

Una nuova legge, in vigore da fine luglio, aiuta chi soffre di celiachia a riconoscere, ancor meglio, i prodotti per celiaci. Le etichette dei prodotti “gluten – free” diventano ancora più dettagliate e riportano la dicitura: “adatto alle persone intollerati al glutine” oppure “adatto ai celiaci” . Ma è un’informazione integrativa all’attuale etichetta che dovrà continuare ad avere anche l’indicazione: “senza glutine” o “gluten free”.

Il nuovo regolamento Ue

Il regolamento Ce 41/2009 che disciplinava la composizione e l’etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intolleranti al glutine, è stato abrogato. Dal 20/7/2016 le disposizioni sull’assenza di glutine o il suo contenuto molto ridotto nei prodotti per celiaci sono mantenute in vigore dal Regolamento Ue 828/2014, che garantisce una maggior trasparenza sul contenuto dei prodotti per celiaci, a vantaggio del consumatore. Si può finalmente distinguere se:

  • un alimento è stato preparato o lavorato al fine di ridurre il tenore di glutine di uno o più ingredienti contenenti il glutine stesso;
  • si tratta di un prodotto al cui interno sono stati sostituiti gli ingredienti contenenti glutine con altri che ne sono naturalmente privi mediante le diciture impresse su di esso del tipo “specificatamente formulato per celiaci” oppure “specificatamente formulato per persone intolleranti al glutine”.

Dove si trova il glutine

È contenuto in tutte le varietà di frumento: grano, orzo, segale, farro, kamut, spelto, triticale e in tutti quegli alimenti che si ottengono dalla lavorazione di questi cereali, come la pasta, il pane, la pizza, i prodotti da forno (biscotti, cracker),  il malto d’orzo, la birre, il cous cous, (semola di grano duro), il burgul (granocotto in acqua e poi frantumato), il semolino. Il glutine dona ai prodotti che lo contengono fragranza, leggerezza e gusto perché:

  • conferisce agli impasti elasticità e viscosità (essenziale nel processo di produzione del pane) con la generazione delle tipiche bolle d’aria al loro interno, durante il processo di lievitazione.
  • è un buon emulsionante per i prodotti, così da tanto da veicolare le sostanze aromatiche negli alimenti.

 

 
 
 

lo sapevi che?

La celiachia è un’intolleranza alimentare che dura tutta la vita e consiste nell’incapacità della mucosa intestinale di assorbire alimenti con glutine.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti