Prostata: problemi anche per i giovani

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 26/04/2018 Aggiornato il 04/08/2018

È sbagliato considerare i disturbi alla prostata tipici degli anziani. Anche prima dei 50 anni è importante monitorare la situazione. Ipertensione, diabete e colesterolo possono, infatti, incidere sulla comparsa di malattie

Prostata: problemi anche per i giovani

I dati raccolti dalla Società Urologica Italiana (Siu) attraverso la campagna #Controllati 2017 parlano chiaro: la prostata può diventare un problema non solo per gli anziani. Tra le cause rientrano fattori come glicemia, trigliceridi e alti valori di colesterolo e pressione. È, infatti, sufficiente che una sola di queste misure sia sballata per raddoppiare le probabilità di incorrere in problemi alla prostata. In caso di ipertensione, il rischio di ipertrofia prostatica benigna (lpb) sale di due volte e mezzo.

Effettuate oltre 10.000 visite

Condotta con il supporto non condizionante di Menarini, #Controllati 2017 ha permesso a più di 10.000 italiani di sottoporsi a una visita specialistica. L’analisi dei dati raccolti su un campione di circa 2.400 uomini ha confermato come l’età rappresenti un fattore importante in tema di problemi alla prostata. I dati parlano chiaro. Il 10% dei quarantenni presenta sintomi precoci di lbp, mentre tra i 50 e i 60 anni l’incidenza è del 30%, la percentuale sale al 60% negli ultra settantenni. Nei più giovani gioca un ruolo fondamentale l’attività fisica costante, in grado di ridurre del 40% il rischio di ammalarsi.

I fattori di rischio

L’indagine ha permesso di individuare i fattori di rischio per la prostata. La probabilità di andare incontro a problemi sale del 57% nei diabetici, del 50% in caso di pressione alta e del 37% con elevati valori di colesterolo e trigliceridi. Esattamente come il diabete, fumare più di 10 sigarette al giorno provoca un incremento del rischio del 57%. I dati raccolti mostrano come, tra i più giovani, i fattori di rischio più frequenti siano riconducibili a ipertensione (30%) e colesterolo (24%). A destare preoccupazione è l’alta percentuale di soggetti sotto i 50-60 anni interessati da disturbi urinari che, tra gli under 40, si assesta intorno al 34%. Con bruciori urinari per gli under 30 e problemi di nicturia, frequenza e sensazione di non totale svuotamento per gli uomini tra i 30 e i 40 anni.

Prevenzione fin da giovani

La prevenzione aiuta anche a scongiurare disturbi sessuali come la disfunzione erettile, che ha un’incidenza doppia negli uomini affetti da lpb. Un importante aiuto arriva dal praticare regolarmente sport e tenere sotto controllo i parametri cardiometabolici. Nei giovani, l’attività fisica risulta particolarmente efficace, allontanando il rischio di prostatiti quattro volte più efficacemente che negli over 50.

 

 

 
 
 

Da sapere!

I dati hanno rivelato, già nei quarantenni, bassi livelli di testosterone. Causata probabilmente da stress, scarsa attività sessuale e cattive abitudini alimentari, questa carenza è uno dei fattori che possono causare l’ingrossamento della prostata. Molto spesso però gli uomini faticano ad ammettere problemi e a consultare un medico.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Litigi ingestibili tra fratelli: che fare?

23/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Serena Mongelli

Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari.   »

Influenza con variante K: può causare (anche) la cistite?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio.   »

Pensieri ossessivi tenuti a bada con gli psicofarmaci: si può cercare una gravidanza?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento.   »

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti