Proteina della longevità: esiste ed è stata scoperta

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 07/03/2018 Aggiornato il 05/08/2018

Vivere più a lungo potrebbe dipendere dalla presenza della proteina della longevità. Come agisce

Proteina della longevità: esiste ed è stata scoperta

Vivere sempre più a lungo potrebbe dipendere dalla cosiddetta proteina della longevità, chiamata anche proteina Klotho dal nome dalla più giovane delle Parche, figura mitologica impegnata a tessere il filo della vita. Si tratta di una particolare proteina che – secondo un recente studio condotto dall’Università a Yale – avrebbe un ruolo importante nella regolazione della longevità.

Analizzato il funzionamento

I ricercatori hanno fotografato in 3D la struttura della proteina della longevità, riuscendo a far luce sul suo meccanismo di azione e sul suo potenziale terapeutico. Un risultato che secondo gli autori dello studio potrebbe avere in futuro preziose implicazioni per le ricerche riguardanti le terapie atte a combattere diverse malattie: dal diabete all’obesità fino ad alcuni tipi di tumori. Per capire come funziona la proteina della longevità il team di Yale ha utilizzato la cristallografia a raggi X, una sofisticata tecnica che fornisce visualizzazioni tridimensionali ad alta risoluzione: i ricercatori hanno potuto così verificare che questo tipo di proteine, che si trovano sulla superficie delle cellule di specifici tessuti, si legano a una famiglia di ormoni, gli Fgf endocrini, che a loro volta regolano processi metabolici critici in fegato, reni e cervello.

Un ruolo terapeutico

L’analisi dei ricercatori ha potuto così far luce su diversi meccanismi importanti per la vita. Hanno verificato, infatti, che la beta-Klotho è il recettore primario che si lega a Fgf21, un ormone chiave prodotto in seguito alla fame. Quando si lega a beta-Klotho, l’ormone stimola la sensibilità all’insulina e il metabolismo del glucosio causando la perdita di peso. Questa scoperta potrebbe portare in futuro allo sviluppo di terapie preziose per curare patologie come il diabete di tipo 2 in pazienti obesi. Gli studi hanno permesso infatti di capire che sviluppando farmaci mirati a sbloccare la proteina della longevità sarà possibile prendere di mira diabete e obesità, mentre usando agenti che bloccano il percorso di beta-Klotho, gli scienziati sperano di arrivare a terapie per malattie come il cancro del fegato e le patologie ossee. Il passo successivo potrebbe poi essere quello di produrre ormoni migliori e di creare nuovi potenti bloccanti proprio partendo dalle scoperte fatte sulle proteine della longevità.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Mentre continuano incessanti gli studi su come allungare la vita, restano sempre valide le regole base della longevità: mangiare sano, fare movimento, abolire fumo e altre abitudini pericolose per la salute.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti