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Indubbiamente, regalano un fascino tutto speciale. Ma se all’immagine giovano moltissimo, i tacchi alti non fanno altrettanto bene alla salute. Perlomeno non a quella di piedi e caviglie. Secondo gli esperti riuniti all’ultimo congresso della Società italiana di ortopedia e traumatologia, infatti, proprio a causa dell’uso di calzature non idonee si sta assistendo a un notevole incremento dei traumi alle caviglie nelle donne.
Caviglie più deboli
Stare in equilibrio sui tacchi alti, anche se si è “allenate”, comporta un affaticamento per le caviglie, che a lungo andare si indeboliscono. Non solo. Con calzature di questo tipo si rischia di incappare in vere e proprie cadute, che possono provocare distorsioni. Non è un caso che da qualche anno a questa parte, fra le donne, le lesioni alle caviglie facciano registrare un tasso di crescita annuo di ben il 15%. “Bello da vedere ma pericoloso per le donne, il tacco 12 è sempre più presente nelle vetrine dei negozi e all’origine di storte spesso molto pericolose. È la donna, infatti, a essere più esposta a distorsioni alla caviglie, con un 70% a fronte del 30% degli uomini” ha confermato l’ortopedico Andrea Campi.
Possono causare l’alluce valgo
L’uso di scarpe con i tacchi alti, specie se strette in punta, può provocare anche l’alluce valgo, una deformazione dell’articolazione che sta alla base dell’alluce e che spinge l’articolazione stessa verso l’esterno, deviando l’asse del dito. Per risolvere la situazione serve un intervento chirurgico: in pratica, si creano piccole fratture nelle ossa del dito per ridurre l’articolazione e riportarla alla forma normale.
Le scarpe ideali
Per garantire il giusto appoggio del piede, non provocare scompensi dannosi e favorire la circolazione, è bene evitare il più possibile le scarpe troppo alte e quelle completamente a “terra”. Le calzature ideali sono quelle dotate di un tacco di circa quattro centimetri, perfetto se a base larga. Sono da preferire i materiali naturali e traspiranti, come la tela e la pelle, che non surriscaldano le estremità (il sudore può provocare spiacevoli inconvenienti come arrossamenti, micosi, dermatiti). Importante, poi, fare attenzione al numero: le dita non devono essere costrette o, peggio ancora, piegate. E, invece, oggi è sempre più diffusa la tendenza a portare scarpe di numeri più piccoli rispetto al proprio. In presenza di problemi specifici, come alluce valgo, dita a martello, calli, meglio chiedere un consiglio all’ortopedico o al podologo.