Tumore al seno: un nuovo test contro le recidive?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 08/10/2019 Aggiornato il 08/10/2019

Un test di ultimissima generazione potrebbe aiutare a calcolare il rischio di recidiva delle donne curate per tumore al seno

Tumore al seno: un nuovo test contro le recidive?

È una delle paure principali delle donne che hanno avuto un tumore al seno curato con successo: “e se poi torna?”. In effetti, quello delle recidive è un rischio reale in tanti casi. Ma in futuro potrebbe essere più facile prevederlo. Un gruppo di ricercatori statunitensi e britannici, infatti, ha messo a punto un test personalizzato in grado di una donna curata per questa malattia.

Un test di ultimissima generazione

Il test è stato creato da un team di studiosi dell’Arizona State University, della City of Hope (California), della Mayo Clinic (Minnesota) e del Cancer Research UK Cambridge Institute (Regno Unito), che hanno poi condotto uno studio su 33 persone per testarne l’efficacia. I risultati sono pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine. L’esame, che è stato chiamato Tardis (Science Translational Medicine), consente di compiere un’analisi di laboratorio molto accurata su un piccolo campione di sangue prelevato nelle donne e anche negli uomini con tumore al seno. Attraverso tecnologie di altissima generazione, estraneamente sofisticate, permette di individuare specifiche mutazioni del Dna() che potrebbero aiutare a capire se il paziente è a rischio di recidiva oppure no.

Risultati incoraggianti

Per il momento, il test personalizzato è stato utilizzato solo su un piccolo gruppo di persone e non è stato validato: serviranno ulteriori studi per capire se è realmente efficace. Tuttavia, secondo i ricercatori, è probabile che in futuro potrà essere impiegato per monitorare come le donne rispondono alle cure e per identificare eventuali ricadute in fase iniziale. Dai primi risultati, pare che abbia un’affidabilità fino a 100 volte maggiore nel rintracciare le cellule malate presenti ancora nel sangue rispetto ad altri esami di biopsia liquida simili usati finora. Il prossimo step della sperimentazione consisterà nell’utilizzare il test su centinaia di donne con tumore al seno e nel verificare la sua utilità e attendibilità nel calcolare il rischio di recidiva.

 

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Il tumore al seno è il più frequente nel sesso femminile: in Italia ogni giorno si scoprono 131 nuovi casi, tanto che secondo le statistiche aggiornate circa una donna ogni 10 si ammala di questo cancro nel corso della vita. Fortunatamente, negli ultimi anni le chance di guarigione e sopravvivenza sono aumentate: quasi il 90% delle donne è vivo a cinque anni della diagnosi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Piccolissima con stitichezza: che fare?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

La stipsi nel neonato è una condizione non significativa dal punto di vista medico, quindi non richiede esami o l'impiego di medicine particolari. Per favorire l'evacuazione si possono usare microclismi al miele specifici per l’età,  »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti