Tumore delle ovaie: il rischio può essere trasmesso anche dal papà

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 23/04/2018 Aggiornato il 04/08/2018

Una mutazione sul cromosoma X trasmessa dal papà potrebbe aumentare il rischio di tumore delle ovaie nelle figlie. Ecco perché

Tumore delle ovaie: il rischio può essere trasmesso anche dal papà

È un tumore esclusivamente femminile. Eppure anche il papà può trasmetterlo alla figlia. Solo, però, se la nonna materna ne ha sofferto a sua volta. Stiamo parlando del tumore delle ovaie, un cancro molto subdolo che in Italia colpisce circa 4.500 donne ogni anno. A rivelare il ruolo della trasmissione paterna è uno studio condotto da un’équipe di ricercatori statunitensi, del Roswell Park Comprehensive Cancer Center di Buffalo, New York, pubblicato sulla rivista medica Plos Genetics.

Sorelle più a rischio delle mamme

In studi passati, gli autori avevano già dimostrato che le sorelle di donne con tumore delle ovaie, rispetto alle madri, presentano un rischio più elevato di sviluppare la stessa malattia. Trattandosi di una correlazione anomala i ricercatori hanno deciso di condurre una ricerca ad hoc per capire se i geni del cromosoma X trasmessi dal padre possano in qualche modo avere una responsabilità.

Lo studio su 186 donne malate

Hanno così arruolato 186 donne affette da tumore delle ovaie e raccolto informazioni sia sul loro stato di salute sia sullo stato di salute delle nonne paterne. Inoltre, hanno sequenziato porzioni del cromosoma di tutte le donne. Dall’analisi dei dati è emerso che il tumore ovarico può essere collegato a geni ereditati dal padre e da sua madre. Inoltre, si è visto che questo tipo di cancro si manifestava prima rispetto a quelli legati ai geni materni ed era anche associato a un tasso più alto di cancro alla prostata nei padri e nei figli.

Colpa dal cromosoma X

Alla base potrebbe essere di una nuova mutazione sul cromosoma X. Poiché il sesso dei figli è determinato dai cromosomi sessuali paterni, tutte le femmine della famiglia avranno lo stesso cromosoma X paterno e dunque la stessa eventuale predisposizione alla malattia. “Questa osservazione è di estrema importanza al fine dei programmi di screening e prevenzioni che potrebbero in tal modo essere migliorati attraverso l’identificazione di una quota più ampia di donne a rischio da sottoporre a programmi di prevenzione” ha commentato Nicoletta Colombo, direttore del Programma Ginecologia Oncologica dell’Istituto Europeo Oncologia.

 

 
 
 

Da sapere!

Se la nonna paterna ha avuto un tumore delle ovaie, è necessario che le nipoti si sottopongano a un controllo accurato, per una diagnosi precoce.

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