Tumore dell’ovaio: più chance di guarigione nei centri specializzati

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 14/02/2019 Aggiornato il 14/02/2019

Il tumore dell’ovaio non è più un nemico invincibile. Ma è importante rivolgersi ai centri d’eccellenza

Tumore dell’ovaio: più chance di guarigione nei centri specializzati

Si tratta di uno dei tumori più subdoli. Ma non è un nemico invincibile, anzi: negli ultimi anni le chance di guarigione sono aumentate. È fondamentale, però, rivolgersi a centri altamente specialistici: solo in questi luoghi, infatti, esistono strumenti ed équipe multidisciplinari in grado di affrontare nel modo migliore il tumore dell’ovaio. Lo hanno ricordato gli esperti riuniti in occasione del decimo compleanno dell’Ovarian cancer center dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo).

Sintomi poco caratteristici

Secondo i dati ufficiali, in Italia il tumore dell’ovaio colpisce circa 5.200 donne ogni anno, classificandosi al nono posto tra le forme tumorali. Purtroppo nelle fasi iniziali non dà sintomi, per questo la diagnosi precoce è molto rara. Fra l’altro, le possibili manifestazioni sono poco caratteristiche, per cui complicano ulteriormente il riconoscimento. Le più comuni sono addome gonfio, aerofagia e bisogno frequente di urinare. In particolare, bisogna fare attenzione se questi disturbi si presentino insieme (o in rapida sequenza) all’improvviso, magari associati a un’anomala sensazione di sazietà, anche a stomaco vuoto.

La situazione in Italia non è rosea

Il tumore all’ovaio spaventa molto e, in effetti, fino a qualche anno fa era difficilmente curabile. Oggi le cose sono migliorate in maniera sostanziale. A patto di rivolgersi a centri d’eccellenza. “Ci dedichiamo al tumore dell’ovaio da venti anni e da dieci abbiamo creato un centro dedicato. In tutto questo tempo abbiamo capito che offrire alle pazienti un trattamento chirurgico e medico adeguato cambia le prospettive in termini di sopravvivenza e qualità di vita” ha spiegato Angelo Maggioni, direttore della chirurgia ginecologica allo Ieo. La differenza non riguarda solo le donne malate, ma anche le loro famigliari: spesso, infatti, questa malattia ha una base genetica e può colpire più donne della stessa famiglia. Ebbene, nei centri di eccellenza si valuta anche il rischio delle parenti, oltre a fare ricerca su nuovi farmaci e nuove cure. Il problema è che in Italia solo una piccola parte delle donne colpite da tumore all’ovaio viene curata in strutture specializzate.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Per valutare la famigliarità per tumore dell’ovaio è importante eseguire alcuni test genetici sul Dna.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

TSH del neonato: va controllato nel tempo se la madre è ipotiroidea?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se il bambino è nato a termine e se dallo screening neonatale non è emerso nulla, non è necessario fare ulteriori controlli.  »

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti