Tumore ovarico: diagnosi precoce con il Pap test?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 21/08/2020 Aggiornato il 21/08/2020

Il Pap test, grazie all’uso di nuove tecnologie di sequenziamento del Dna, potrebbe aiutare a diagnosticare il tumore ovarico in fase precoce

Tumore ovarico: diagnosi precoce con il Pap test?

Il Pap test in futuro potrebbe essere utile non solo per rilevare la presenza di un tumore al collo dell’utero, ma anche per scoprire un tumore ovarico in fase precoce. Lo suggeriscono i risultati di una ricerca tutta italiana, condotta da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano, dell’Ospedale San Gerardo di Monza e dell’Università di Milano-Bicocca, con il supporto della Fondazione Alessandra Bono Onlus.

Una malattia molto temibile

Il tumore ovarico è una delle malattie più temibili perché ha un’elevata mortalità, soprattutto se diagnosticato in fase avanzata. La stragrande maggioranza dei tumori maligni dell’ovaio, specie quelli sierosi di alto grado, nasce nelle tube di Falloppio, i condotti che mettono in comunicazione le due ovaie con l’utero.

La ricerca italiana

Lo studio, che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Jama Network Open, ha valutato l’efficacia e la sicurezza di una procedura innovativa che si basa sull’impiego di nuove tecnologie di sequenziamento del Dna. I ricercatori sono partiti da una tesi elaborata in questi anni, secondo cui in molti casi di tumore ovarico alcune cellule alterate si staccano dalle tube di Falloppio e raggiungono il collo dell’utero. Con il Pap test, che permette di eseguire dei prelievi di tessuto proprio dal collo dell’utero, dunque, si potrebbero prelevare anche queste cellule.
Gli studiosi italiani hanno messo a punto una particolare tecnica di analisi del Dna per esaminarle. Oggi, infatti, si ipotizza che nelle cellule alterate si verifichino delle particolari mutazioni della proteina Tp53  ancor prima che il tumore ovarico compaia. Individuando queste mutazioni, quindi, potrebbe essere possibile diagnosticare il tumore ovarico in fase precoce o addirittura predirne la comparsa.

I primi dati sono incoraggianti

Finora i ricercatori hanno utilizzato la procedura in poche donne. In alcuni casi, sono riusciti a individuare la presenza di Dna tumorale, che deriva dal tumore ovarico, anni prima della diagnosi di malattia. “Questo ci indica che già sei anni prima le analisi molecolari messe a punto oggi avrebbero potuto consentire teoricamente di diagnosticare il tumore. Credo che l’applicazione di questo test possa salvare moltissime vite umane” ha spiegato  Maurizio D’Incalci, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Istituto Mario Negri. Servono ora nuovi studi, ma i primi dati fanno ben sperare.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Al momento la diagnosi di tumore ovarico viene effettuata attraverso la visita pelvica e la palpazione dell’addome. Anche l’ecografia transvaginale è molto utile.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti