Tumore ovarico: test più veloci con servizio on line

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/06/2015 Aggiornato il 01/06/2015

Una nuova piattaforma on line del Policlinico Gemelli consente una diagnosi molto più rapida

Tumore ovarico: test più veloci con servizio on line

Da oggi, l’accesso al test che può predire il rischio di malattia, ormai noto come il test di Angelina Jolie, sarà garantito a tutte le donne con tumore ovarico e le donne a rischio sull’intero territorio nazionale.  Grazie a un nuovo servizio sviluppato presso l’Uos di Diagnostica molecolare clinica del Policlinico universitario Gemelli di Roma in collaborazione con il Dipartimento per la tutela della salute della donna.

Un processo in quattro fasi

Il processo è molto semplice e prevede quattro fasi: l’oncologo del centro ospedaliero in rete si collega alla piattaforma online e inserisce i dati della paziente, indicando la data in cui ritirare il campione da analizzare (massimo 72 ore dall’invio della richiesta). Si effettua il prelievo di sangue. Il corriere clinico espresso riceve una comunicazione automatica della richiesta: ritira i campioni da analizzare dal Centro oncologico e li consegna al laboratorio di diagnostica molecolare del Gemelli. L’oncologo che ha effettuato la richiesta può visionare e scaricare i risultati dell’analisi direttamente dalla piattaforma online. L’esito del test molecolare si ottiene in circa 3 settimane, con un risparmio di tempo di circa 5-8 mesi, identificando così precocemente l’eventuale mutazione dei geni Brca (Breast Cancer Susceptibility) e facilitando dunque una migliore gestione del tumore ovarico e l’eventuale terapia personalizzata.

Il test

I geni Brca (Breast Cancer Susceptibility) sono noti come soppressori tumorali e impediscono l’insorgenza dei tumori. Se si verifica una mutazione, però, la funzione dei geni Brca viene compromessa e la cellula viene privata di un meccanismo di controllo: si ha così un rischio maggiore di accumulare mutazioni che non vengono riparate e che favoriscono l’insorgenza del tumore. II test genetico Brca è consigliato per le donne con una storia clinica o familiare sospetta, anche se il 40% circa delle pazienti con una mutazione Brca può non avere una documentata e rilevante storia familiare di carcinoma ovarico.

 

 

 

In breve

6.000 NUOVI CASI

Il carcinoma ovarico è l’ottavo più diffuso fra le donne, con 230 mila nuove diagnosi ogni anno nel mondo. Nel 2014 in Italia si sono registrati quasi 6mila nuovi casi, circa il 3% del totale dei tumori diagnosticati tra le donne. E le stime indicano che, nel corso della vita, un’italiana ogni 74 sviluppi questa neoplasia.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti