Tumori cerebrali raddoppiati: colpa dei cellulari?
A cura di “La Redazione”Pubblicato il 30/07/2018Aggiornato il 30/07/2018
Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino un nesso diretto tra tumori cerebrali e l'uso del cellulare, ma rimane tra i possibili fattori di rischio
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista medica Journal of Environmental and Public Health, l’incidenza dei tumori cerebrali maligni aggressivi negli ultimi 20 anni è più che raddoppiata in Gran Bretagna: il tasso di casi di glioblastoma è salito da 2 a 5 ogni 100mila persone tra il 1995 e il 2015.
Una possibile causa
Non ci sono ancora evidenze scientifiche che dimostrino un nesso diretto tra il cancro e l’uso prolungato del telefonino. Ma anche se i dati analizzati nella ricerca riflettono solo le statistiche, i ricercatori indicano alcuni possibili fattori che potrebbero aver avuto un ruolo: fra questi appunto l’uso del telefono cellulare, insieme all’ingestione o l’inalazione di sostanze radioattive e l’inquinamento atmosferico dovuto al traffico.
Un aumento di casi preoccupante
Secondo i dati provenienti dall’Ufficio delle statistiche nazionali del Regno Unito, ci sono stati 81.135 casi diagnosticati di glioblastoma nel periodo considerato. Confrontando i casi registrati nel 2015 con quelli del 1995, i ricercatori hanno scoperto che ci sono stati in media 1.548 tumori cerebrali aggressivi in più ogni anno. Queste neoplasie si manifestano principalmente nelle aree del lobo frontale e temporale, vicino all’orecchio e alla fronte, cosa che solleva quantomeno un sospetto nei confronti dei telefonini, di cui si sconglia comunque l’uso nei bambini.
Da sapere!
Dal momento che i tumori cerebrali sono molto rari, anche se l’uso del cellulare ne aumentasse il rischio, cosa non ancora dimostrata, si tratterebbe comunque di un pericolo molto basso a livello individuale.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari. »
I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio. »
Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento. »
Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »