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Aumentano nella popolazione femminile i casi di tumore al polmone e alla vescica, entrambi legati al fumo di sigaretta. Sebbene in termini generali la mortalità oncologica in Italia vada riducendosi, anche rispetto alla media degli altri Paesi dell’Unione europea, i tumori nelle donne legati al fumo sono però purtroppo in crescita.
Cresce anche la mortalità
I dati sono contenuti nel volume “I numeri del cancro in Italia 2021” e a sottolinearli è Diego Serraino, del Centro di Riferimento Oncologico IRCCS Aviano e direttore Registro Tumori del Friuli-Venezia Giulia: “Dal 2015 sono diminuite le vittime per i carcinomi di stomaco, prostata, colon-retto, ovaio e mammella, ma nella popolazione femminile crescono quelle per vescica e polmone, legate appunto al fumo di sigaretta”.
Più fumatrici tra le ultra 35enni
La battuta di arresto nella lotta la fumo riguarda soprattutto l’universo femminile: per la prima volta dal 2008 tra le donne con più di 35 anni “si registra un’inversione di tendenza con un aumento, modesto ma non trascurabile, della quota di fumatrici”, spiega Maria Masocco, Responsabile scientifico di PASSI e PASSI d’Argento, sistemi di sorveglianza della popolazione dedicati rispettivamente agli adulti di 18-69 anni e agli ultra 65enni ideati dal ministero della Salute e coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità.
Nel 2020 è stata registrata una battuta di arresto nel calo del numero di fumatori che si è andata progressivamente registrando tra il 2008 e il 2019. Secondo gli esperti la responsabilità è da attribuire alla pandemia da Covid-19, che avrebbe inciso negativamente anche sulla quota di persone che tenta di smettere di fumare, scesa dal 36% del 2019 al 31% durante la pandemia e in particolare tra le donne dal 39% al 31%.
Fonti / Bibliografia
- Sorveglianza PassiSorveglianza dell’evoluzione di questi fenomeni nella popolazione adulta
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