Wi Fi: la scienza lo assolve, ma i dubbi restano

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/05/2016 Aggiornato il 26/05/2016

Siamo tutti spaventati dalle potenziali conseguenze dell’esposizione alle onde elettromagnetiche dei Wi-Fi, anche se per la scienza sono sicure (per ora)

Wi Fi: la scienza lo assolve, ma i dubbi restano

Negli ultimi tempi, una delle paure più grandi risiede nei potenziali danni che il Wi Fi potrebbe arrecare alla salute di adulti e bambini. D’altronde, i campi elettromagnetici sono pressoché ovunque e investono quotidianamente le nostre vite.

I sintomi da sovraesposizione

Dati raccolti in tutto il mondo hanno evidenziato una serie di sintomi degni di una vera e propria intolleranza al Wi-Fi. Per esempio: emicrania, sonno agitato, problemi della pelle, nervosismo, spossatezza, poca lucidità, palpitazioni e addirittura problemi di tipo digestivo.

Effetto nocebo

Un gruppo di ricercatori dell’istituto di Psichiatria del King’s College di Londra ha così deciso di fare chiarezza sul Wi-Fi e sull’ipersensibilità elettromagnetica. I dati rilevati, però, non hanno evidenziato correlazioni tra i suddetti sintomi e l’esposizione al Wi-Fi. La sintomatologia, effettivamente esistente, si spiegherebbe dunque con un singolare effetto nocebo, ovvero, l’opposto del placebo: sapere che si è in presenza di qualcosa di pericoloso, scatenerebbe i sintomi.

Cos’è l’Ipersensibilità al Wi-Fi

Questo tipo di ipersensibilità evidenzierebbe soltanto il fatto che alcuni individui tollerano una quantità minore di onde elettromagnetiche. Ma tale ipersensibilità non è, a oggi, ancora considerata alla stregua di una malattia nonostante i sintomi riportati siano reali.

Mancano dati nel lungo periodo

Il Wi-Fi, dunque, sarebbe innocuo, ma è anche vero che si tratta di una tecnologia recentissima e di cui, quindi, sono sconosciuti gli effetti a lungo termine sulla salute degli adulti e, soprattutto, dei bambini. Proprio a questi ultimi si dovrebbe evitare un accumulo esagerato di onde elettromagnetiche, cui per esempio sono esposti anche a scuola.

 

 

 
 
 

In breve

DEVE PREVALERE IL BUONSENSO

Il consiglio degli esperti in merito all’esposizione alle onde elettromagnetiche, dunque, vira verso il buonsenso e un atteggiamento prudente ma non allarmista.

 

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