Allattamento al seno: tutti i benefici del latte materno

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 14/06/2017 Aggiornato il 23/04/2024

Il latte materno è un concentrato di virtù. Per questo, gli esperti insistono sull’ allattamento al seno. Oggi ci sono 5 ragioni in più per non rinunciarvi

Allattamento al seno: tutti i benefici del latte materno

Non sempre è un percorso semplice, anzi in molti casi l’ allattamento al seno è complesso, faticoso, impegnativo. Tuttavia, vale la pena insistere e non desistere alle prime difficoltà perché il latte materno è l’alimento migliore che un neonato possa ricevere. L’ennesima conferma dei suoi benefici arriva anche da nove massimi esperti in materia, riuniti recentemente a Firenze, in occasione di un simposio riguardante proprio l’importanza cruciale del latte materno.

Tutti i benefici

Il latte materno contiene tutti i nutrienti di cui il bebè ha bisogno, nelle giuste quantità; è ricco di sostanze benefiche; è sempre disponibile, alla giusta temperatura. Ma la sua ricchezza va oltre. Per questo, è stato ribattezzato “golden milk”, ossia latte d’oro. Ecco i vantaggi più o meno conosciuti evidenziati dai medici presenti a Firenze.

Rende i bimbi più intelligenti e reattivi

Numerosi studi hanno dimostrato che i bambini allattati al seno sono molto sviluppati dal punto di vista cognitivo e possono vantare capacità intellettive – come concentrazione, memoria, linguaggio – particolarmente spiccate. Hanno il loro quoziente di intelligenza è maggiore di quello medio.

Potenzia i muscoli

L’ allattamento al seno agisce anche sulla massa muscolare, facilitando la formazione dei muscoli, così preziosi per il movimento e la salute di molti organi. Non solo. Irrobustisce anche lo scheletro e in particolare la struttura ossea craniofacciale.

Fortifica il cuore

Il cuore è un muscolo e, in quanto tale, viene rinforzato dal latte materno. Non solo. “Il latte della mamma permette la creazione di un sistema cardiovascolare sano che garantisce ai neonati una vita futura migliore” hanno spiegato gli scienziati.

È una medicina per i prematuri

Il latte materno costituisce un vero e proprio salvavita per i neonati prematuri(). Infatti, li fortifica e li protegge da tutta una serie di malattie, in particolare all’intestino, ma non solo. Per questo, i medici raccomandano alle mamme che partoriscono prima del tempo di fare il possibile per stimolare la produzione di latte. Se l’ allattamento al seno non fosse possibile, però, non bisogna disperare: oggi, esistono banche del latte materno che raccolgono il latte da donatrici e lo distribuiscono ai bambini che ne hanno bisogno.

Rafforza l’organismo e protegge dalle malattie

I bambini allattati al seno tendono ad ammalarsi molto meno rispetto agli altri, anche in età adulta. In particolare, sono meno soggetti a malformazioni, disturbi neurologici e soprattutto problematiche intestinali. “In Svezia, dove la quasi totalità dei bambini è allattata al seno, non si registrano praticamente casi di enterocolite necrotizzante, neppure nei prematuri” hanno confermato gli esperti. Oggi si sa che l’allattamento materno riduce i casi di diarrea nei neonati, stimola la creazione di un microbioma intestinale sano, favorisce l’assorbimento di micronutrienti vitali, diminuisce il rischio di diverse malattie intestinali.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo le ultime evidenze, l’ allattamento al seno potrebbe aiutare anche a diminuire il rischio di tumore. Alcune ricerche svedesi hanno dimostrato che Hamlet, un complesso contenuto nel latte materno, sarebbe in grado di uccidere in vitro oltre 40 tipologie di cancro. Negli esseri umani, invece, ha permesso di combattere il cancro alla vescica e di alcuni tumori virali della pelle.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti