Allattamento doloroso: le cause e come risolverlo

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 09/02/2021 Aggiornato il 09/02/2021

Alla base dell’allattamento doloroso possono esserci tante cause diverse, quasi tutte risolvibili con un po’ di pazienza e l’aiuto di esperti qualificati

Allattamento doloroso: le cause e come risolverlo

Molte future mamme sognano di allattare al seno il loro bambino, ma non tutte ci riescono. Per quali ragioni? Le difficoltà possono essere diverse. Fra queste, anche l’allattamento doloroso. Ecco perché la XVIII edizione della Giornata dell’allattamento promossa dalla Leche League, che si celebrerà il 12 e il 13 febbraio, sarà dedicata proprio a questa tematica.

L’attacco può essere sbagliato

L’allattamento doloroso può dipendere da tanti fattori. Innanzitutto, da un attacco sbagliato  del bebè. Per un neonato poppare è un istinto innato. Tuttavia, ciò non significa che tutti i bebè sappiano esattamente come fare. Anzi, uno dei problemi più comuni dell’allattamento al seno è rappresentato da un attacco sbagliato del piccolo. In questo caso, non solo possono esserci ripercussioni sulla produzione di latte, ma possono anche comparire traumatismi al capezzolo e in alcuni casi ragadi. Quando il piccolo ciuccia, la mamma non deve sentire male. È bene sapere che durante la poppata, la bocca del neonato deve contenere non solo il capezzolo ma anche buona parte dell’areola mammaria.

Attenzione alla posizione

Anche una posizione scorretta del bebè può tradursi in un allattamento doloroso. Il bebè deve poter appoggiare il mento al seno e afferrare il capezzolo senza doversi distendere o torcere. Sistemarlo in modo che il suo corpo sia rivolto verso la mamma e in linea con la testa e le spalle e che il suo collo sia leggermente piegato all’indietro. La mamma deve essere in una posizione comoda, in cui abbia un buon sostegno e non deve piegarsi: è il neonato che va portato al seno.

Quando ci sono ragadi o ingorgo

Come detto, l’allattamento doloroso potrebbe dipendere poi dalla presenza di ragadi, piccoli traumi del capezzolo, che si manifestano con spaccatura della pelle dell’areola e/o dei capezzoli stessi. Un’altra causa di allattamento doloroso è l’ingorgo mammario: un’infiammazione e una congestione dell’intera mammella o di un’ampia zona di essa. Il seno appare duro, gonfio e caldo, la pelle può essere lucida e il latte non fuoriesce alla suzione o alla spremitura.

L’allattamento doloroso potrebbe dipendere anche da seni troppo pieni. Attaccare il bambino e permettergli di “svuotare” il seno potrebbe alleviare il dolore.

 

 
 
 

Da sapere!

In caso di allattamento doloroso potrebbe essere utile chiedere aiuto a un esperto dell’allattamento: nei consultori e nelle Ats ci sono figure dedicate. In Italia esiste anche una rete di Consulenti Professionali in Allattamento Materno (IBCLC-International Board Certified Lactation Consultants). Inoltre, le mamme possono rivolgersi (agli esperti) alle volontarie de La Leche League. 

 

Fonti / Bibliografia

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