Allattare al seno riduce anche la trasmissione da Hiv

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 07/05/2013 Aggiornato il 07/05/2013

Tra i molti benefici del nutrimento naturale per il bebè va anche segnalato che riduce il rischio di trasmissione del virus Hiv: accertata una concentrazione più bassa del virus nel latte nelle donne che allattano

Allattare al seno riduce anche la trasmissione da Hiv

Da tempo ormai la comunità scientifica, confortata da numerosi studi, lo sostiene apertamente: l’allattamento al seno è il miglior nutrimento per il bebè fino ai sei mesi di vita, in modo esclusivo, e affiancato ad altri nutrimenti fino all’anno di età del bambino e anche oltre. A sostegno delle qualità quasi miracolose del latte materno giunge ora una nuova notizia: riduce pure la trasmissione dell’Hiv, il virus dell’immunodeficienza umana.

Il nuovo studio

La sensazionale notizia arriva da un nuovo studio della Mailman School of Public Health della Columbia University: nelle mamme che hanno interrotto l’allattamento al seno prima del compimento dei quattro mesi di vita del bebè, infatti, è stata riscontrata una concentrazione di Hiv nel latte materno più alta rispetto alle donne che hanno continuato ad allattare il figlio al seno. Infine, quelle che hanno portato avanti in contemporanea allattamento naturale e allattamento artificiale hanno riportato valori intermedi tra i due gruppi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine.

Scoperta importante per prevenire l’infezione nel bambino

Questa scoperta ha notevoli implicazioni sulla prevenzione della trasmissione dell’Hiv da madre a figlio. È stato calcolato, infatti, che nelle donne colpite dall’Hiv c’è in genere il 10-15 per cento di possibilità di trasmissione del virus dell’immunodeficienza umana al neonato attraverso il latte materno.

In breve

CHE COSA SONO LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

Note anche con l’acronimo Mst o come malattie veneree, possono essere di origine virale o batterica: Il contagio avviene attraverso rapporti sessuali non protetti con partner infetti. Le Mst più comuni sono la sifilide, la gonorrea, il linfogranuloma venereo, l’ulcera molle, l’infezione da Trichomonas e, appunto, da Hiv. I fattori che mettono più a rischio di contrarre queste malattie sono l’aumento dei rapporti sessuali e la frequenza e il numero dei partner sessuali.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti