Le tre fasi della preparazione
1 Una regola prima di tutto: lavarsi bene e a lungo le mani. Occorre poi sterilizzare biberon e tettarelle con il metodo che si preferisce. La disinfezione a freddo prevede l’immersione degli oggetti in una soluzione disinfettante per il tempo stabilito dal prodotto scelto. La disinfezione a caldo, invece, sfrutta l’azione del calore e si può eseguire con gli appositi apparecchi elettrici o con il metodo classico della bollitura. Va bene anche il microonde nei contenitori specifici.
2 Se il latte è già in forma liquida, sarà sufficiente riscaldarlo a bagnomaria, nello scaldabiberon o nel forno a microonde; l’eventuale residuo potrà essere conservato in frigorifero per 24 ore, mentre il prodotto rimasto in bottiglia dovrà essere utilizzato entro le 48 ore successive. La ricostituzione del latte in polvere prevede, invece, che nel biberon sia predisposta l’acqua in quantità predosata in rapporto al numero di misurini (di solito 30 cc di acqua per ogni misurino), che saranno aggiunti successivamente, livellando la polvere con la lama di un coltello per eliminare l’eventuale eccesso.
3 Dopo avere agitato il biberon, occorre riscaldarlo avendo, però, cura di testare la temperatura del latte (per esempio facendone scendere una goccia sul dorso della mano) prima di offrirlo al bambino. Il latte ricostituito si può conservare in frigorifero per 24 ore.
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