Donare il latte materno è sicuro anche in epoca di Covid-19

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 26/05/2020 Aggiornato il 26/05/2020

È importante che le donne che possono, continuino a donare il latte materno per i neonati che ne hanno bisogno, anche in epoca di Covid-19 in tutta sicurezza. Le linee guida dei neonatologi

Donare il latte materno è sicuro anche in epoca di Covid-19

Il latte materno è l’alimento perfetto per tutti i neonati, perché è in grado di soddisfare le loro esigenze nutrizionali. Per alcuni bimbi, però, è un vero e proprio salvavita. Sono i piccoli che non possono essere allattati dalla loro mamma e che non tollerano il latte formulato, oppure i neonati prematuri. donare il latte materno è un gesto di grande altruismo, che permette di salvare moltissimi bambini. Purtroppo in epoca di epidemia da Covid-19 le donazioni sono diminuite per ragioni di sicurezza. Ora però la Società italiana di neonatologia invita le neomamme a tornare a donare il latte materno, assicurando che è possibile farlo in piena sicurezza.

Controlli rigorosi sul latte materno

“Donare il latte materno è sicuro”, garantisce il professor Fabio Mosca, Presidente della Sin. “All’interno delle nostre banche del latte sono state attivate tutte le procedure di controllo sia sulle donatrici sia sul latte stesso. Invitiamo pertanto le mamme italiane a continuare a mostrare la loro generosità, donando il proprio latte per quei neonati che ne hanno più bisogno, in particolare i nati pretermine.” Per questi piccoli, assumere latte materno è una garanzia di sopravvivenza e non solo di salute. Fattori nutrizionali e funzionali, come dimostrato da diversi studi scientifici, rendono il latte materno un alimento in grado di compensare le carenze legate all’immaturità degli organi del neonato pretermine, rinforzando le difese naturali dell’organismo e riducendo l’incidenza di serie malattie.

Il ruolo delle Banche del Latte

Le Banche del Latte Umano Donato rivestono un ruolo fondamentale nel rispondere a questa esigenza. Sono strutture create con lo scopo di raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato da mamme idonee, per utilizzarlo successivamente, per le necessità dei neonati pretermine ricoverati nelle neonatologie italiane. Nel mondo esistono oltre 500 banche del latte e quasi la metà si trova in Europa. L’Italia dispone di ben 39 BLUD e in Europa è la nazione con il maggior numero di banche.

Le linee guida della SIN

Con queste ultime Linee guida, che aggiornano le precedenti già elaborate con il contributo della SIN, donare il latte torna a essere una procedura sicura per la donatrice e per il piccolo che lo riceve. Su questa strada, gli esperti intendono migliorare il coordinamento delle strutture e coprire le richieste di tutti i neonati con peso inferiore a 1.500 grammi nati in Italia, a tutela della loro  salute.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Molti neonati prematuri non possono essere nutriti con il latte formulato a causa dell’immaturità del loro apparato digerente. Il latte materno donato è, perciò, per loro un vero e proprio salvavita, perché perfettamente tollerato e completo di tutti i nutrienti necessaria per la crescita.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti