Farmaci e allattamento: sì o no a quelli per mal di gola e di denti?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/09/2014 Aggiornato il 23/09/2014

Non necessariamente quella fra farmaci e allattamento è una relazione pericolosa. Basta seguire qualche regola. Ecco quelle per mal di gola e di denti

Farmaci e allattamento: sì o no a quelli per mal di gola e di denti?

Praticamente tutte le mamme sanno che fra farmaci e allattamento non “corre buon sangue”. Anche quelle che non allattano, per scelta, impossibilità o altre problematiche. Questo significa che una donna che ha intrapreso la strada dell’allattamento al seno è costretta a sopportare stoicamente il mal di gola e il mal di denti, due disturbi che a volte sono davvero intensi? Dipende.

Meglio non prendere nulla

Indubbiamente, è bene sapere che se si allatta e si prendono medicinali, questi ultimi, in piccole quantità, possono passare nel latte e, dunque, arrivare anche al bambino. Ecco perché, in linea di massima si consiglia a tutte le donne che nutrono al seno i loro bebè di non usare medicinali e anche altre sostanze che potrebbero avere effetti ben più pericolosi, come alcol e droghe.

Spesso sono dosi trascurabili

Tuttavia, è anche vero che solitamente l’organismo del piccolo spesso riceve dosi davvero trascurabili di principi attivi e che non sempre questi hanno effetti rilevabili. Ecco perché è bene non generalizzare e considerare quella fra farmaci e allattamento una relazione pericolosa a priori.

Valutare i rischi e i benefici

Se la mamma avverte molto fastidio, allora, si potrebbe valutare con il medico l’opportunità di iniziare una cura farmacologica. L’importante è valutare il rapporto fra benefici e rischi. Se i vantaggi per la salute della mamma e, dunque, per il benessere del piccolo (è bene ricordare che se la mamma sta bene anche il suo bebè e l’allattamento al seno ne risentono positivamente) superano i possibili svantaggi a carico del neonato, allora, il ginecologo o il medico di famiglia possono dare il via libera all’impiego dei medicinali.

Sì agli spray per la gola

Il mal di gola, solitamente, viene trattato con l’uso di pastiglie, collutori, spray e compresse a base di sostanze lenitive e antinfiammatorie, come flurbiprofene. Molte di esse sono permesse durante l’allattamento. Se possibile, comunque, preferire le formulazioni a uso locale: infatti, difficilmente entrano in circolo. In presenza di placche, il medico potrebbe anche consigliare degli antibiotici a base di amoxicillina triidrato, un principio attivo concesso anche in allattamento. Sovente contro il male alla gola si ricorre a prodotti a base di propoli. In allattamento è preferibile scegliere le preparazioni non alcoliche e, in alternativa, le capsule di estratto secco titolato.

Semaforo verde per il paracetamolo

Anche in presenza di mal di denti, il binomio farmaci e allattamento è possibile. Sicuramente si possono prendere le compresse, gli sciroppi e le gocce a base di paracetamolo, antidolorifico e antinfiammatorio. Anche l’ibuprofene in genere è concesso. In caso di ascessi, si possono usare determinate classi di antibiotici, come la penicillina (e derivati), l’eritromicina, le cefalosporine.

In breve

A CHI RIVOLGERSI

Chi nutre dei dubbi sull’argomento farmaci e allattamento può rivolgersi al ginecologo o al proprio medico di famiglia. Esiste anche un Servizio di Informazione sui Farmaci in gravidanza, al numero 800.88.3300.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti