Il latte materno protegge dal Covid-19: ecco come e perché

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 18/01/2022 Aggiornato il 18/01/2022

Il latte materno protegge dal Covid-19 perché favorisce la produzione di anticorpi specifici nell’organismo del neonato che lo difendono dalle infezioni respiratorie

Il latte materno protegge dal Covid-19: ecco come e perché

Oltre ad altri numerosi effetti benefici, il latte materno protegge dal Covid-19 i neonati. Ha, infatti, la capacità di migliorare le difese naturali del bambino nei confronti degli effetti nocivi del Sars-CoV-2. La conferma arriva da uno studio scientifico condotto da due importanti centri di Roma.

Il ruolo del latte materno

I ricercatori dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in uno studio condotto in collaborazione con il Policlinico Umberto I di Roma e pubblicato su Jama Network Open, hanno voluto approfondire il ruolo di questo alimento essenziale per i bimbi appena nati, nella lotta dell’organismo contro il Coronavirus.
Sono state arruolate 28 donne insieme con i loro neonati. Le donne avevano partorito al Policlinico Umberto I tra novembre 2020 e maggio 2021 e tutte erano risultate positive al tampone al momento del parto, anche se molte di loro erano asintomatiche. Nessuna all’epoca era stata vaccinata contro il Covid-19. L’obbiettivo era accertare se e come questa condizione della madre al momento del parto influenzasse le difese immunitarie del bimbo.

Una doppia protezione

Quando viene al mondo, il bambino è protetto dagli anticorpi che la madre gli trasferisce attraverso la placenta. Questi anticorpi sono immunoglobuline di tipo IgG, che l’organismo materno produce in seguito a infezioni o vaccinazioni. In questo modo il bambino – almeno per i primi mesi di vita – è protetto da alcune infezioni, in attesa che il sistema immunitario ne produca di propri. Una mamma che allatta al seno trasferisce al bambino anche gli anticorpi IgA, detti mucosali, perché prodotti dalle mucose del tratto respiratorio e dell’intestino della mamma e perché aiutano il neonato proprio contro le infezioni mucosali, come il raffreddore e l’influenza.

Anticorpi già dopo 48 ore

Ma in che modo il latte materno protegge dal Covid-19? Gli esperti si sono concentrati sul funzionamento di questo meccanismo di difesa nel caso delle mamme positive al coronavirus nel momento del parto. Hanno individuato e valutato la presenza di immunoglobuline specifiche contro il Sars-CoV-2 sia nel sangue e nel latte delle mamme, sia nel sangue e nella saliva nei bimbi. È emerso che nel sangue delle mamme gli anticorpi specifici per il virus erano presenti a due mesi dal parto, ma non a 48 ore. Il sistema di difese ha bisogno di due settimane di tempo per produrre le immunoglobuline IgG. Nel latte, invece, gli anticorpi specifici di tipo IgA erano presenti già a 48 ore dal parto, dal momento che la risposta delle mucose per la produzione di anticorpi è più rapida di quella sistemica dell’organismo.

Lo stimolo naturale delle difese

Gli anticorpi mucosali contro il virus erano presenti anche a due mesi dal parto, ma solo nei neonati allattati al seno, anche se le mamme avevano smesso di produrli. Per i ricercatori è la prova che il latte materno protegge dal Covid-19, offrendo anche una protezione sia attiva sia passiva, ossia trasferendo al bambino gli anticorpi prodotti dalla madre, ma anche aiutandolo a produrre autonomamente le sue difese immunitarie.

Funziona come un vaccino

Il meccanismo sembra essere simile a quello di un vaccino. Le IgA prodotte dalle madri contagiate si legano alla proteina Spike espressa sulla superficie del virus formando l’immuno-complesso, una molecola che passa dalla mamma al neonato durante l’allattamento. Il complesso IgA-Spike ereditato dalla madre si rivela immunogenico, cioè stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Il latte materno può aiutare il bambino a sviluppare le proprie difese immunitarie. Il sistema potrebbe funzionare allo stesso modo per tanti altri agenti nocivi, che sono presenti nella madre durante l’allattamento.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi su percentili e peso del feto

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'ecografo non è dotato di bilancia, quindi il peso del feto è solo stimato, con un margine di errore in più o in meno di circa il 10 per cento. Per quanto riguarda le misure, il range di normalità è compreso tra il 5°e il 95° percentile. Dunque, se il ginecologo afferma che tutto va bene significa che...  »

Bassa riserva ovarica: può iniziare una gravidanza?

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Può essere opportuno che la coppia che desidera un figlio si rivolga senza perdere troppo tempo a un centro per la PMA, quando la donna, soprattutto se in età matura, ha problemi relativi all'ovulazione.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti