In Italia applicata la prima normativa europea sulle banche del latte

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 14/03/2014 Aggiornato il 14/03/2014

È stata messa a punto grazie anche al contributo della Città della Salute e della Scienza di Torino, dove opera una delle più grandi banche del latte europee

In Italia applicata la prima normativa europea sulle banche del latte

L’Italia sarà l’unico Paese europeo insieme alla Francia ad avere una regolamentazione ministeriale sulla donazione del latte umano, con il contributo della Città della Salute e della Scienza. Sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, sono state pubblicate le prime “linee di indirizzo nazionale per l’organizzazione e la gestione delle banche del latte umano donato”, un documento che costituisce un traguardo importante per la pediatria italiana. 

Un lavoro torinese per la salvaguardia dell’infanzia

Il documento è stato messo a punto da un gruppo di lavoro, di cui ha fatto da capofila il professor Enrico Bertino, direttore della Neonatologia universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino, dove opera una delle più grandi banche del latte umano europee.

I bambini più bisognosi

Per molti bambini, soprattutto quelli più critici e prematuri, ricoverati in terapia intensiva, il latte materno può non essere disponibile almeno nel primo periodo dopo il parto: in questi casi è di grande importanza poter disporre del “latte umano di banca”, un vero e proprio farmaco salvavita.

I vantaggi del latte umano

I vantaggi dell’uso del latte umano donato sono una migliore tolleranza dell’alimento e una riduzione di enterocolite necrotizzante (Nec, malattia che può portare a perforazione intestinale e essere mortale nei neonati pretermine). Il latte materno ridurrebbe (nel lungo periodo) anche l’ipertensione arteriosa e il diabete.

Nec, l’enterocolite necrotizzante

L’incidenza complessiva di Nec nei prematuri è di circa il 6-7%, mentre quella nei centri con uso esclusivo di latte umano scende intorno all’1-2%. Considerando che la mortalità per Nec è intorno al 30%, ogni mille nati prematuri si avranno 21 decessi per Nec nei bimbi alimentati con latte artificiale e 3–6 decessi in quelli alimentati con latte umano esclusivo.

Le linee di indirizzo nazionale

Le linee di indirizzo nazionale, sancite dall’accordo tra il Governo, le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano, sono finalizzate a garantire standard di qualità uniformi su tutto il territorio nazionale, così come avvenuto per la donazione degli emoderivati.

In breve

I NUMERI DEL “LATTE DI BANCA”

In Italia ogni anno circa mille neonati prematuri di peso inferiore a 1.500 grammi possono beneficiare del latte di banca e si stima che 15-18 di loro possano essere salvati solo grazie all’uso di questo alimento. Nel 2012 le madri donatrici nelle 31 banche del latte umano, attualmente in funzione in Italia, sono state 975, con un trend in progressivo aumento, e il volume di latte raccolto è stato pari a 9.448 litri.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti