La capacità di una donna di allattare al seno è scritta nel Dna

Patrizia Masini A cura di Patrizia Masini Pubblicato il 24/10/2019 Aggiornato il 28/10/2019

Non riesci ad allattare? Forse è colpa di una mutazione genetica

La capacità di una donna di allattare al seno è scritta nel Dna

La mutazione genetica di una proteina che trasporta lo zinco sarebbe alla base della difficoltà di allattamento. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori del Penn State College of Medicine. Lo studio, pubblicato sul Journal of Biological Chemistry, ha rivelato che la mutazione della proteina chiamata ZnT2 potrebbe bloccare lo sviluppo delle ghiandole mammarie, compromettendo di conseguenza la capacità di alcune donne di produrre latte a sufficienza. Sarebbe in grado anche di modificare la composizione del latte materno, diminuendo il suo contenuto di nutrienti, come zinco e grasso, riducendo quindi la sua capacità di nutrire adeguatamente il bambino.

Il ruolo dello zinco

La relazione tra la mutazione della proteina e la produzione di latte materno è stata individuata tramite lo studio del ruolo dello zinco. I ricercatori hanno osservato lo sviluppo delle ghiandole mammarie nei topi, con e senza ZnT2 funzionante. Il gruppo di topi con ZnT2 non funzionante mostrava ghiandole mammarie meno sviluppate e gravi difetti nella loro funzione durante l’allattamento. Inoltre, producevano meno latte e meno composti importanti, come zinco, beta-caseina, grassi e lattosio. La ZnT2 trasporta zinco, evidenziano gli studiosi, facendolo secernere nel latte materno e lo zinco è anche uno degli elementi necessari per innescare la crescita delle ghiandole mammarie, le cellule epiteliali mammarie e i percorsi di secrezione. Senza la ZnT2 funzionante, lo zinco si accumula nel citoplasma, la soluzione che riempie le cellule, diventando tossico.

Come aggirare l’ostacolo

Lo zinco pare essere, quindi, l’elemento chiave tanto per lo sviluppo delle ghiandole mammarie quanto per la qualità del latte prodotto. Secondo Shannon Kelleher, che ha svolto la ricerca, essendo in grado di identificare le donne che avranno problemi mentre sono ancora in gravidanza,  identificando per tempo le mutazioni nella ZnT2, potrebbe essere possibile aiutarle a prepararsi meglio prima che il bambino nasca. In futuro, gli studiosi sperano di approfondire ulteriormente l’analisi del gene che codifica questa proteina per capire come aiutare le donne che presentano questa mutazione.

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

 L’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce alle mamme di allattare i neonati esclusivamente al seno per almeno sei mesi, anche se sarebbe l’ideale raggiungere l’anno di vita.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Cardirene: le donne incinte di 40 anni devono per forza assumerlo?

21/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Posto che le ragioni di una prescrizione vanno richieste al medico che l'ha effettuata, è senz'altro possibile che in caso di gravidanza in età avanzata, anche senza particolari fattori di rischio, venga indicato l'uso dell'aspirinetta (il Cardirene) per giocare d'anticipo sull'eventuale comparsa di...  »

Lavoro tanto di giorno: di notte è bene che le mie bimbe dormano con me?

15/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Se un bimbo si è già abituato a dormire nella sua cameretta, non è opportuno privarlo di questa importante conquista per averlo accanto nel lettone. Meglio puntare sulla qualità del tempo, anche se poco, che si trascorre insieme, dedicandosi a lui amorevolmente e gioiosamente ogni volta che si può. Basterà...  »

Sulla trasmissione del gruppo sanguigno

13/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Secondo le leggi che regolano la trasmissione dei gruppo ABO, ogni soggetto eredita sia dalla madre sia dal padre un solo fattore a testa, quindi da una madre AB e da un padre 0 non possono nascere figli di gruppo AB, ma solo di gruppo A0 o B0. Nel tesserno verrà però indicata solo la A o solo la B.  »

Grosso dispiacere in gravidanza: il bimbo ne può risentire?

10/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Fortuna vuole che il feto sia protetto dalle emozioni negative che può provare la donna in gravidanza e questo vale anche quando il dispiacere è così grande da determinare addirittura qualche manifestazione fisica, come il mal di pancia.   »

Incinta a 35 anni: quali indagini è opportuno fare?

08/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A prescindere dall'età materna al momento del concepimento, è opportuno che tutte le donne nel primo trimestre di gravidanza effettuino il test combinato o perlomeno la misurazione della TN (translucenza nucale), che rappresentano il metodo universale e raccomandato di screening delle anomalie fetali....  »

Fai la tua domanda agli specialisti