L’allattamento al seno prolungato migliora lo sviluppo del bebè

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 14/02/2014 Aggiornato il 14/02/2014

Un recente studio dimostra che se l’allattamento al seno dura più di sei mesi, il bimbo ha un migliore sviluppo delle abilità cognitive, linguistiche e motorie

L’allattamento al seno prolungato migliora lo sviluppo del bebè

Sono anni che gli esperti sostengono l’importanza dell’allattamento al seno prolungato, fino ai due anni di vita del bambino e anche oltre se mamma e figlio lo desiderano. Ora, all’elenco già lunghissimo dei benefici di questa pratica se ne aggiunge un altro: un miglior sviluppo del bambino. È quanto suggerisce uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Creta, pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health.

poppate fino ai 6 mesi per quasi la metà dei bebè

Lo studio ha coinvolto 540 neonati. Gli studiosi hanno chiesto alle loro madri se avessero optato per l’allattamento al seno o per la nutrizione artificiale. Hanno così scoperto che una piccola percentuale di bebè non era mai stata allatta al seno ed era stata nutrita con il latte artificiale. Circa la metà dei bambini, invece, era stata allattata per massimo sei mesi e un terzo oltre i sei mesi. All’età di 18 mesi, i bambini sono stati sottoposti a dei test, in grado di analizzare le loro abilità cognitive, linguistiche e motorie.

I risultati dei test

Ebbene, dall’analisi dei risultati è emerso che l’allattamento al seno prolungato si è associato a punteggi migliori nei test. In media, i bambini hanno ottenuto, per ogni mese in più di allattamento, un incremento di 0,28 punti nei test sullo sviluppo cognitivo, di 0,29 punti in quelli sulla capacità di linguaggio e comunicazione e sempre di 0,29 punti nei test per lo sviluppo dei movimenti fini (che riguardano le abilità manuali). Inoltre, i bimbi che hanno ricevuto il latte della mamma per più di sei mesi hanno ottenuto 4,44 punti in più nei test sui movimenti fini rispetto ai bebè che hanno ricevuto latte artificiale fin dalla nascita. Gli autori hanno concluso che, sebbene questi risultati vadano confermati da altri studi, sono molto significativi. Infatti, rivelano, ancora una volta, che l’allattamento al seno rappresenta il meglio per un bambino, sotto molto profili. 

In breve

IL LATTE ARTIFICIALE È UN VALIDO SOSTITUTO

L’allattamento al seno prolungato costituisce la soluzione ideale per il bambino. La mamma che non può allattare, però, non deve sentirsi in colpa. Il latte artificiale, infatti, è un valido sostituto. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti