Latte d’asina per i bimbi allergici a quello di mucca

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 08/01/2019 Aggiornato il 09/01/2019

Il latte d’asina è il sostituto ideale per i bambini allergici al latte vaccino: ha un sapore gradevole ed è ben tollerato

Latte d’asina per i bimbi allergici a quello di mucca

Dal 2 al 7,5% dei bebè è allergico alle proteine del latte vaccino. Per loro, l’alternativa migliore sembra essere  il latte d’asina, assai simile nella sua composizione al latte materno. La conferma arriva da recenti ricerche condotte dal dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa. I latti industriali spesso non incontrano il gusto dei bambini e alcuni non sono totalmente esenti dal rischio di sensibilizzazione allergica. 

Conosciuto fin dai tempi antichi

Il latte d’asina è un alimento conosciuto sin dall’antichità. In Francia si diffuse nel diciannovesimo secolo la pratica di avvicinare i neonati orfani di madre direttamente al capezzolo dell’asina: i bambini alimentati in questo modo crescevano meglio ed erano più sani rispetto ai bambini alimentati con latte vaccino. E anche oggi oggi il latte d’asina è considerato un sostituto ideale per i bambini allergici al latte vaccino, in considerazione dell’elevata digeribilità, del contenuto in vitamine, sali minerali, zuccheri, immunoglobuline e acidi grassi polinsaturi della serie Omega 3.

Tante qualità

Il latte d’asina agisce in modo selettivo sulla flora batterica intestinale modulando la risposta immune, antinfiammatoria e metabolica dell’organismo. Essendo a basso contenuto calorico, è adatto a chi segue diete ipocaloriche, caratterizzato da un basso tenore di grassi saturi e una buona concentrazione di acidi grassi polinsaturi capaci di interagire nello sviluppo del sistema nervoso del neonato.

Simile a quello della mamma

Ha un contenuto proteico medio (1,60%) simile a quello del latte umano, caratterizzato dalla bassa quantità di caseine, soprattutto quelle ritenute più allergizzanti e, come il latte materno, ha un alto contenuto di lattosio (7%) che stimola l’assorbimento del calcio e la presenza elevata di lisozima (che svolge un’azione battericida nei confronti di microrganismi potenzialmente patogeni) e lattoferrina che favorisce la riduzione delle infezioni intestinali. Tra i minerali spicca il calcio, presente in elevata quantità. 

 

 

 
 
 

da sapere!

La possibilità di utilizzare il latte proveniente da un’unica razza, come quella amiatina, una razza autoctona allevata in Toscana, garantisce una maggiore costanza nella qualità del prodotto. L’importante però è che il latte abbia una provenienza certa e sia garantito anche per i lattanti.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi sulla paternità: si può risalire al giorno del concepimento?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Stabilire quale rapporto sessuale tra quelli affrontati in uno stesso mese abbia determinato il concepimento sarebbe un azzardo. Solo lo specifico test, eseguito in laboratorio, può indicare con certezza l'identità paterna.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

Inofolic o Chirofert per favorire l’ovulazione?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Gli integratori che migliorano l'attività delle ovaie hanno tutti un effetto interessante, tuttavia è sempre consigliabile non assumerli di propria iniziativa ma sempre e solo su indicazione del ginecologo curante, al quale spetta stabilire quando davvero servono.   »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti