Più attenzione alla privacy per le banche del latte

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/09/2013 Aggiornato il 17/09/2013

Anche per le banche del latte, occorre che vi sia la giusta tutela dei dati personali e il consenso al trattamento dei dati forniti della donatrice del latte

Più attenzione alla privacy per le banche del latte

 

È arrivato il parere favorevole dal Garante della privacy per le nuove linee guida delle banche del latte. Si tratta di linee di indirizzo nazionale per l’organizzazione e la gestione delle banche dati del latte umano donato, nell’ambito della protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno. Le banche del latte svolgono una funzione utilissima, tanto che sono chiamate anche “catene umane di solidarietà” perché vanno in aiuto ai neonati che hanno più bisogno, come quelli pretermine per i quali il latte umano è il miglior nutriente in natura, ma occorre anche la protezione delle donatrici di latte umano. 

Attenzione ai dati raccolti

Il Garante aveva suggerito alcune indicazioni che sono state completamente accolte dalle nuove linee guida per le banche del latte. In particolare le osservazioni hanno riguardato l’individuazione dei soggetti che possono accedere ai dati; la definizione delle finalità perseguite dal registro delle donatrici; la tipologia dei dati sanitari raccolti e le misure di sicurezza. Il tempo di conservazione dei dati è stato inoltre limitato al periodo di utilizzabilità del latte prelevato, prevedendo che esso non debba comunque superare i 12 mesi dalla donazione.

A tutela della donatrice

Nel testo esaminato dall’Autority delle banche del latte è stato stabilito, inoltre, che le informazioni personali raccolte nei registri non siano direttamente identificative delle donatrici, ma siano attinenti ai soli dati clinici, anamnestici e relativi ai risultati infettivologici indispensabili per garantire la sicurezza della somministrazione del latte. Tali informazioni devono essere raccolte solo dopo che la donatrice abbia fornito il proprio consenso al trattamento dei dati e che sia stata adeguatamente informata rispetto alle finalità perseguite e sui diritti che può esercitare.

Le linee di indirizzo per la ricerca scientifica

L’informativa fornita alla donatrice deve evidenziare che il consenso al trattamento dei dati per la ricerca scientifica deve essere manifestato in modo specifico e distinto, rispettando la facoltà dell’interessata di aderire o meno alla ricerca.

In breve

RACCOLGONO E DISTRIBUISCONO IL LATTE UMANO

In tutta Italia ci sono 26 “banche italiane del latte umano donato” e ne sono dotati alcuni ospedali. Sono luoghi speciali, creati appositamente per selezionare, raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato dalle mamme, da usare per specifiche necessità mediche. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti