Poppata notturna del bebè, come fare per toglierla e quando

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 28/10/2020 Aggiornato il 28/10/2020

Il bebè ha superato i quattro mesi, fa pasti più regolari e dorme più a lungo la notte. Potrebbe essere l’ora di togliere la poppata notturna

Poppata notturna del bebè, come fare per toglierla e quando

Mamma e papà sanno quanto siano impegnativi i primi mesi di vita con il neonato, soprattutto per le ore di sonno interrotte dalla poppata notturna. Un sonno che dovrebbe essere più ristoratore che mai, viste anche le fatiche fisiche e psicologiche di accudire durante il giorno un bebè che, pur essendo minuscolo e dormendo molto, è al centro dell’attenzione di tutta la famiglia.

Nei primi mesi poppate frequenti

Fino al terzo mese circa, il neonato dorme molto a lungo, anche 17 ore su 24, con normali differenze tra un bebè e l’altro. In questo periodo, le poppate sono frequenti, almeno sei al giorno con il biberon. Se poi il piccolo è allattato al seno, come sarebbe opportuno fare per la salute anche della mamma, i pasti possono essere anche più numerosi  perché spesso avvengono su richiesta. L’apparato digerente di un neonato è, infatti, ancora immaturo, lo stomaco ha una capienza limitata, quindi spesso il bimbo si sente rapidamente sazio. Ecco perché le poppate sono brevi ma frequenti. In questa fase è normale che il bambino richieda almeno una poppata notturna, che solitamente avviene tra le due e le quattro del mattino, dopo che l’ultimo pasto della sera è stato digerito.

Aspettare almeno il quarto mese

Se il piccolo si sveglia ed è affamato, è essenziale soddisfare la sua richiesta: il suo stomaco non è ancora in grado di assumere abbastanza latte alla sera per “tirare” fino al mattino. Tentare di proporgli alternative come tisane, cullarlo, coccolarlo non serve. Quindi, è bene non avere fretta e continuare a soddisfare le richieste del bambino di avere la poppata notturna fino al quarto mese, in alcuni casi fino anche al sesto. Solo a questa età, infatti, di solito il bambino inizia a dormire più a lungo durante la notte, è più sazio grazie anche all’introduzione dello svezzamento.

Regolarsi su nuovi ritmi

Una volta raggiunto, appunto, almeno il quarto o quinto mese, è il momento di osservare le abitudini di un bambino che sta crescendo. Se assume già gli alimenti dello svezzamento suggeriti dal pediatra, se le poppate diurne sono soddisfacenti, potrebbe essere il momento giusto per togliere la poppata notturna. Si può provare allora a offrire l’ultimo pasto di latte un po’ più tardi, per esempio a mezzanotte invece che alle 22 o alle 23, anticipando la prima poppata del mattino alle sei. Se il piccolo regge questi nuovi ritmi, la mamma potrà contare su un discreto numero di ore di riposo. Durante il giorno, e solo dietro consiglio del pediatra, si possono eventualmente distanziare i pasti. In questo modo, poco per volta, lo stomaco si abituerà a ricevere una maggiore quantità di cibo, ma più raramente, per avviarsi poi ai ritmi dei bambini più grandi dei tre pasti principali più due spuntini al giorno.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo i pediatri, dal sesto mese in poi e con un peso di sette chili il bambino non dovrebbe più avere bisogno della poppata notturna. È bene allora evitare di correre al suo lettino al primo accenno di pianto, prendendolo in braccio e offrendogli latte.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

DNA fetale o amniocentesi a 42 anni?

20/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Le linee guida europee, seguite anche in Italia, sono chiare: prima di pensare al DNA fetale o all'amniocentesi è indicato (e importantissimo) sottoporsi al test combinato o Bi-test.  »

Ipercheratosi emersa dal pap test

11/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

L'ipercheratosi è l'aumento della componente cheratinica della parete cellulare. Se viene evidenziata dal pap test richiede di ripetere l'indagine dopo sei mesi.  »

Tosse terribile, che nessun farmaco lenisce, in un bimbo di 5 anni

16/08/2023 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La scuola di Trieste ha descritto ed etichettato più di vent'anni fa una manifestazione tipica dell'età pediatrica, fino ad allora non catalogata e poi battezzato con l'acronimo SIRT, che sta per Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse. Si tratta di un disturbo che oggettivamente dà tanta...  »

Fai la tua domanda agli specialisti