Le posizioni giuste per allattare il neonato

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/01/2015 Aggiornato il 10/02/2015

Seduta o sdraiata, sono tanti i modi in cui la mamma può offrire il seno al piccolo: ognuna sceglierà quella che le risulta più comoda. Non esiste infatti una posizione da preferire in assoluto, ma ogni mamma e bimbo devono trovare la propria

L’allattamento al seno riduce l’iperattività nei bambini?

Non esiste a priori una posizione ideale per allattare al seno il bambino. Ciascuna mamma, quindi, potrà utilizzare la postura che troverà più confortevole, anche variandola di volta in volta. All’inizio occorre avere un po’ di pazienza e “sperimentare” le diverse posizioni, per trovare quella più congeniale per l’allattamento. Anzitutto, la posizione per allattare deve essere comoda, per evitare dolorose contratture muscolari, causate dal fatto di rimanere a lungo in una posizione forzata. A questo scopo, può essere utile fare ricorso a cuscini, variamente disposti sulla poltrona o sul letto.  Inoltre, occorre sorreggere il piccolo in modo opportuno. Se si allatta da seduta, che è la posizione più utilizzata, con un braccio occorre dare un appoggio al bambino, mentre con l’altra mano si cerca di favorire l’ancoraggio del bambino al seno. In ogni caso, anche se ciascuna donna saprà trovare la sua posizione “preferita”, bisognerebbe variare la posizione in cui allattare nelle diverse poppate, per favorire un corretto drenaggio del latte, favorendo lo svuotamento corretto delle mammelle. Imparare ad allattare il bebè usando diverse posizioni è utile anche per la mamma stessa, che durante i vari momenti della giornata può trovare confortevole altri tipi di posture: per esempio di notte è ideale allattare da sdraiata.

In caso di gemelli

Se l’allattamento di un solo bambino talvolta provoca alla neomamma qualche difficoltà, queste potrebbero accentuarsi se i neonati sono due. Il problema principale consiste nel fatto che la mamma deve poter organizzare le poppate. Per questo gli esperti consigliano, alle mamme che se la sentano, di allattare i bambini insieme, attaccando i due neonati a entrambe le mammelle. Inoltre, la scelta di allattare separatamente o contemporaneamente i due gemellini non dipende solo dalla mamma, ma anche dai piccoli: alcuni manifestano in modo spontaneo il desiderio di essere attaccati al seno insieme, altri preferiscono farlo in momenti diversi.

come-allattare-1

TRADIZIONALE: la posizione da seduta con il bambino in braccio è quella più utilizzata. Si sistema il bebè nell’incavo del braccio in modo che la testa risulti più in linea con il resto del corpo.

come-allattare-2

A PRESA DA RUGBY: la mamma è seduta e sorregge il bebè come un pallone da rugby, sospingendolo con l’avambraccio verso il seno. Questa posizione è utile quando il piccolo ha difficoltà ad attaccarsi al seno.

come-allattare-3

SDRAIATA: è la posizione indicata quando si allatta il bebè di notte o in caso di dolori dopo il cesareo. La mamma si sdraia sul lato da cui comincia ad allattare, sostenendosi con un cuscino.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Litigi ingestibili tra fratelli: che fare?

23/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Serena Mongelli

Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari.   »

Influenza con variante K: può causare (anche) la cistite?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio.   »

Pensieri ossessivi tenuti a bada con gli psicofarmaci: si può cercare una gravidanza?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento.   »

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti