Primo bagnetto? Rimandarlo aumenta le chance di allattamento al seno

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 05/04/2019 Aggiornato il 05/04/2019

Ritardare il primo bagnetto potrebbe favorire l’attaccamento del bebè al seno, aumentando le possibilità di successo dell’allattamento naturale. Ecco perché

Primo bagnetto? Rimandarlo aumenta le chance di allattamento al seno

Dopo la nascita sarebbe meglio aspettare almeno 12 ore prima di far fare il primo bagnetto al bimbo. Lo suggerisce uno studio del Cleveland Clinic Hillcrest Hospital, secondo cui in questo modo potrebbe aumentare il tasso di allattamento al seno. La ricerca ha coinvolto circa mille coppie di madri e neonati.

Questione di odore e temperatura

La ricerca suggerisce diversi fattori che possono collegare l’aumento del tasso di allattamento al seno con la pratica di ritardare il primo bagnetto al bambino. Oltre alla somiglianza tra l’odore del liquido amniotico e quello del seno materno (che può incoraggiare i bambini ad attaccarsi), in questo modo si favorirebbe anche un contatto più prolungato tra la pelle della madre e quella del neonato, e la loro termoregolazione: i bambini del gruppo a cui era stato ritardato il momento del bagno avevano infatti più probabilità di avere temperature corporee più stabili, non erano infreddoliti come i bambini che erano stati lavati subito dopo la nascita e, quindi, forse anche meno stanchi per cercare di attaccarsi al seno.

Da 12 a 24 ore dopo

Lo studio conferma il fatto che ritardare il primo bagnetto del neonato sia una pratica da seguire: secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sulle cure postnatali, infatti, il bagno dovrebbe essere fatto circa 24 ore dopo la nascita. Se ciò non fosse possibile a causa di motivi culturali, dovrebbe essere ritardato di almeno sei ore, si legge nelle Linee guida.

 
 
 

Da sapere!

L’allattamento al seno va incoraggiato in tutti i modi e favorito un precoce attaccamento al seno della mamma, fin dai primi istanti di vita del bebè.

 

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