Quale latte per il bebè se c’è un’intolleranza al lattosio?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 31/12/2013 Aggiornato il 31/12/2013

L’intollerenza al lattosio è un problema abbastanza frequente nel neonato. In genere si tratta di un problema temporeaneo che non va confuso con l’allergia

Quale latte per il bebè se c’è un’intolleranza al lattosio?

Mentre con l’allattamento al seno, in genere, non compare l’intolleranza al lattosio, un’intolleranza transitoria allo zucchero del latte (il lattosio, appunto) si può presentare dopo episodi di gastroenteriti nei bambini nutriti con il latte formulato.

Che cos’è il lattosio

Il lattosio è un carboidrato contenuto nel latte ed è costituito da due zuccheri: il glucosio e il galattosio. Perché il lattosio venga assorbito dall’intestino, occorre che sia scisso nelle sue due componenti da un enzima, chiamato lattasi. Solo in rarissimi casi la lattasi intestinale è congenitamente scarsa, non permettendo la digestione del lattosio. Più frequentemente, nel corso dei primi anni di vita, un deficit si verifica, invece, come conseguenza di una qualche causa che interessi l’intestino come, per esempio, una infezione batterica o virale, un’allergia alimentare, un’infestazione di tipo parassitario, una grave malnutrizione proteico-calorica.

Attenzione a questi sintomi

L’intolleranza al lattosio manifesta, in genere, con diarrea, perché lo zucchero, che non viene digerito, fermenta nell’intestino con produzione di gas e richiamo di acqua dall’intestino stesso, dolori addominali diffusi di tipo crampiforme e meteorismo. Tutte queste manifestazioni sono dovute sia all’azione osmotica esercitata dal lattosio, sia all’attività dei batteri del colon, che fermentano il lattosio non digerito provocando la produzione di gas (idrogeno, metano, ecc.) e di altre sostanze.

Servono latti speciali

Per questo problema si può temporaneamente ricorrere, dietro consiglio del pediatra, a formule speciali, prive di lattosio (latti delattosati), in attesa che il disturbo si risolva. Infatti, la normale capacità digestiva lattasica si ricostituisce abbastanza rapidamente grazie alla rapidità del ricambio delle cellule intestinali, per cui un breve periodo di sospensione nell’introduzione di lattosio con la dieta permette la scomparsa dei sintomi. 

In breve

CAPITA ANCHE AGLI ADULTI

Per gli adulti intolleranti al lattosio esistono in commercio latti in cui il lattosio è presente in bassissime quantità  e comunque ben tollerate nella maggior parte dei casi. Si tratta dei latti ad “Alta Digeribilità”, gradevoli al palato e con invariati tutti gli altri eccellenti principi nutritivi del latte. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti