Quando usare davvero il latte artificiale?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/05/2022 Aggiornato il 16/05/2022

Il latte materno è il miglior alimento per i neonati, ma il digital marketing potrebbe favorire l’uso del latte artificiale. L’allarme degli esperti

Quando usare davvero il latte artificiale?

Il latte materno rappresenta l’alimento migliore per i neonati, per questo, laddove possibile, sarebbe sempre da preferire. Purtroppo, però, il digital marketing non favorisce l’allattamento al seno: tramite app, baby-club, influencer, blog, video-blog, social media, le aziende produttrici di latte artificiale, spesso, lanciano messaggi fuorvianti alle neomamme, che si trovano in un momento delicato della loro vita e che, quindi, potrebbero farsi influenzare in questo senso. Per questo, la Società Italiana di Neonatologia (SIN) e la Società Italiana di Pediatria (SIP) hanno deciso di chiedere una regolamentazione del marketing digitale riguardo il latte artificiale.

Allattamento al seno o latte artificiale?

Il latte materno sarebbe sempre da preferire, perché è in grado di cambiare e di adattarsi alle specifiche esigenze di ogni bebè, fornendogli tutte le sostanze di cui ha bisogno nei diversi momenti, e nelle quantità corrette. Il latte artificiale andrebbe impiegato solo in casi specifici, per esempio laddove ci siano reali impedimenti o nel caso in cui la mamma non voglia allattare al seno il proprio bebè.

Come allattare al seno i primi giorni?

All’inizio l’allattamento al seno può essere complicato, per diversi motivi. Per esempio, il bambino può non assumere la posizione adeguata e non riuscire a trovare la “tecnica” di attaccamento giusta e la mamma può essere così stanca da far fatica ad assecondare le continue esigenze del bebè, che nelle prime settimane può voler mangiare anche ogni  o due ore. Inoltre, le interferenze esterne, del partner, dei nonni, degli amici, che danno pareri e consigli non richiesti, possono far nascere dei dubbi della donna.

A queste, da qualche tempo a questa parte, si sono aggiunte le influenze del marketing digitale, per esempio di molte influencer che mostrano come sia comodo e bello il latte artificiale. Tante neomamme, quindi, già incerte e dubbiose, possono finire con il convincersi che l’allattamento al seno non è la strada migliore. In un periodo delicato come è quello del dopo parto, infatti, i tentennamenti sono numerosi ed è facile farsi condizionare da ciò che si sente e si vede.

Quando passare dal latte materno al latte artificiale?

Idealmente l’allattamento al seno andrebbe iniziato subito dopo il parto e protratto fin dopo lo svezzamento (HP), senza alcun bisogno di ricorrere al latte artificiale. Di recente l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato il documento Scope and Impact of Digital Marketing Strategies for promoting Breastmilk Substitute.

per lanciare l’allarme sul ruolo che il marketing digitale senza controllo o regolamentazione ha nel pubblicizzare il latte artificiale livello globale. Secondo gli esperti, molte aziende si servono di app, baby-club, influencer, blog, video-blog, social media, per far pervenire un messaggio pubblicitario personalizzato alle donne, che si trovano in un momento delicato della loro maternità, influenzandole. La SIN e la SIP ritengono che queste azioni remino contro l’impegno del mondo sanitario a promuovere l’allattamento al seno, per questo hanno deciso di associarsi all’Oms nel richiedere di regolamentare tempestivamente il marketing digitale.

 

 
 
 

In sintesi

Quanto è importante allattare al seno?

L’allattamento al seno non solo è la norma nutrizionale ottimale per l’infanzia, ma favorisce anche il rapporto mamma-bebè e protegge sia la donna sia il suo bambino da diverse malattie.

Quanti mesi si allatta un neonato?

L’Oms suggerisce di allattare esclusivamente al seno per i primi sei mesi di vita del piccolo, e di continuare poi oltre l’anno di età, anche fino ai due anni o più, secondo il desiderio della mamma e del bambino.

Quanto sazia il latte materno?

Il latte materno fornisce al bambino tutte le sostanze di cui ha bisogno. Alcuni bebè si saziano in pochi minuti, altri stanno attaccati anche a lungo.

 

 

Fonti / Bibliografia

  • SIN - Società italiana di Neonatologia | SIN Società Italiana di NeonatologiaLa SIN – Società Italiana di Neonatologia si propone di favorire e promuovere la ricerca, la didattica e l’assistenza nell’ambito della Neonatologia Il neonato al centro del futuro La SIN – Società Italiana di Neonatologia si propone di favorire e promuovere la ricerca, la didattica e l’assistenza nell’ambito della Neonatologia Il neonato al centro del […]
  • Società Italiana di Pediatria - Separare la cura e l’assistenza del bambino malato dalla Medicina generale dell’adultoDalla nascita e per l’intera vita: la Società Italiana di Pediatria (SIP) è nata nel lontano 1898 proponendo un’innovazione che avrebbe segnato un grande cambiamento nei decenni successivi: separare la cura e l’assistenza del bambino malato dalla Medicina generale dell’adulto. Con i suoi circa 10 mila Soci la SIP rappresenta la casa comune di tutti i pediatri italiani perché vi partecipano pediatri universitari, ospedalieri, di famiglia e di comunità.
  • Scope and impact of digital marketing strategies for promoting breastmilk substitutesDigital technologies are increasingly used for marketing food products throughout the world. Although the International Code of Marketing of Breast-milk Substitutes specifies that there should be no advertising or other form of promotion of breast-milk substitutes to the general public, the Code does not directly address many of the specific strategies used in digital marketing. In November 2020, the World Health Assembly requested that WHO review current evidence and prepare a report describing how digital marketing strategies are being used for the promotion of breast-milk substitutes. This report examines in greater depth the scope, techniques and impact of digital marketing strategies for the promotion of breast-milk substitutes.
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