Riflesso di emissione: sintomi e rimedi

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 23/05/2025 Aggiornato il 23/05/2025

È un meccanismo naturale che si attiva con la suzione e permette la fuoriuscita di latte dai capezzoli. Con i giusti accorgimenti, la mamma può calibrarlo al meglio.

riflesso di emissione

Noto anche come riflesso di eiezione del latteil riflesso di emissione costituisce un meccanismo fisiologico che si attiva durante l’allattamento al seno e permette il rilascio di latte attraverso i capezzoli.

In genere, viene attivato dalla suzione del bebè, ma può anche essere condizionato da altri fattori, come il pianto del bambino o lo stress materno. Tuttavia, può manifestarsi in modi molto diversi da mamma a mamma o variare nel tempo.

In alcuni casi è troppo forte o, al contrario, troppo debole, interferendo con la nutrizione del bimbo. Spesso bastano piccoli accorgimenti per riequilibrarlo, come allattare in un ambiente rilassante, correggere la posizione e l’attacco. Si consiglia di rivolgersi sempre a un’esperta dell’allattamento per trovare la soluzione migliore al proprio caso specifico.

Sintomi più frequenti

Quando il riflesso di emissione è attivo possono comparire alcuni segnali, diversi da donna a donna. Fra i più comuni ci sono:

  • leggera tensione, pressione o formicolio al seno prima o durante la poppata;
  • fuoriuscita di latte dall’altro seno durante la suzione;
  • piccole perdite di latte anche in assenza di stimolazione, per esempio quando il bambino piange;
  • ingoi frequenti e regolari da parte del neonato (segno che il latte fluisce);
  • sensazione di sete da parte della mamma.

Riflesso di emissione forte

In alcuni casi, la fuoriuscita del latte dal seno materno è rapida e abbondante. Ciò succede soprattutto nelle prime settimane dopo il parto perché la produzione di latte da parte dell’organismo materno non è ancora ben calibrata. Non si tratta di un vantaggio come potrebbe apparire in apparenza perché un riflesso di emissione forte può rendere più difficoltoso per il bambino mangiare.

Se il bambino tossisce mentre è attaccato al seno, si stacca dal capezzolo con frequenza, soffre di coliche o reflusso, mostra segni di irritabilità durante la poppata è possibile che alla base ci sia proprio un riflesso di emissione poco equilibrato. Il disagio può essere anche a carico della mamma che può avvertire tensione al seno, senso di pienezza frequente e perdite di latte dal seno anche senza suzione da parte del bebè.

Riflesso di emissione debole

Può anche accadere la situazione opposta, ossia che il riflesso di emissione sia scarso o ritardato. In questo caso, talvolta le poppate sono inefficaci e il bambino potrebbe non nutrirsi a sufficienza e dunque crescere in maniera non adeguata. Questo potrebbe causare frustrazione e abbattimento della mamma. 

Se il neonato si addormenta rapidamente mentre mangia, si stacca per stanchezza o resta al seno a lungo senza segni evidenti di deglutizione si può sospettare che il riflesso di emissione sia debole. Lo stesso se il seno appare poco svuotato anche dopo una lunga poppata.

Quando usare i paracapezzoli

I paracapezzoli sono dispositivi in silicone sottile che si possono applicare sul capezzolo per proteggerlo e facilitare la suzione. Si consiglia però di utilizzarli solo su consiglio di un’ostetrica o di una consulente dell’allattamento perché potrebbero ridurre la stimolazione da parte del bambino e quindi influenzare negativamente la produzione di latte.

In linea di massima potrebbero avere un’utilità in caso di un riflesso di emissione troppo forte oppure se il neonato ha una suzione debole e deve essere aiutato nell’attacco al seno. Inoltre, potrebbero aiutare in presenza di capezzoli piatti, introflessi o molto doloranti, di ragadi e di difficoltà di attacco in neonati prematuri o con frenulo linguale corto.

Rimedi validi

Per favorire un corretto riflesso di emissione si possono adottare alcune strategie pratiche, come:

  • cercare di allattare in un ambiente tranquillo, senza distrazioni
  • evitare per quanto possibile di accumulare stress, che influenza in maniera negativa il riflesso, per esempio ritagliandosi delle pause da dedicare ad attività piacevoli, come fare una passeggiata o leggere
  • controllare l’attacco e la posizione del bambino e, se serve, correggerli con l’aiuto di un’esperta di allattamento
  • cercare di limitare l’uso del biberon e del ciuccio prima dell’avvio dell’allattamento
  • se il riflesso è debole, applicare calore e praticare massaggi al seno prima e durante la poppata
  • se il riflesso di emissione è forte, allattare in posizione semi-reclinata e tirare un po’ di latte prima della poppata per ridurre la pressione iniziale

Ricordare che seguire una dieta bilanciata e bere in maniera adeguata è essenziale per favorire la produzione di latte e il riflesso di emissione.

 

In breve

Il riflesso di emissione è un meccanismo fondamentale per l’efficacia dell’allattamento al seno. Infatti, permette il rilascio di latte attraverso i capezzoli. In genere, viene attivato dalla suzione del bebè, ma può anche essere condizionato da altri fattori, come il pianto del bambino o lo stress materno. Quando è troppo forte o, al contrario, troppo debole può interferire con il nutrimento del bambino e il benessere di mamma e figlio. Per favorirlo è utile allattare in un ambiente sereno, contrastare lo stress, chiedere aiuto a un’esperta di allattamento per capire la posizione e l’attacco corretti.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti