Il latte materno per i neonati prematuri

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/01/2015 Aggiornato il 27/01/2015

Grazie alle banche del latte, è possibile attingere a speciali “depositi” oppure donare il prezioso nutrimento per i piccoli più bisognosi, come i prematuri

Il latte materno per i neonati prematuri

Il latte umano contiene tutti i nutrienti e anticorpi essenziali per lo sviluppo dei neonati, specialmente di quelli nati prima del termine. Questo eccellente alimento risulta, inoltre, fondamentale anche per i bimbi ricoverati in ospedale, affetti da particolari malattie per cui non possono essere allattati dal seno della loro mamma.

Una risorsa speciale

Sono circa 50.000 i bambini prematuri che nascono ogni anno in Italia: di questi circa 5.000 hanno alla nascita un peso inferiore a 1,5 kg e 1.000 inferiore al chilo. Questi bambini risultano particolarmente suscettibili alle malattie infettive del tratto gastrointestinale. Proprio per questi bambini il latte materno assume un valore non solo nutrizionale ma anche “di difesa” dalle malattie ancora più significativo. Le ricerche scientifiche dimostrano, infatti, che il latte umano ha, in alcune situazioni, delle vere e proprie proprietà terapeutiche, riuscendo addirittura ad abbassare il rischio di infezioni e serie malattie. Per questo, le sostanze nutrienti contenute nel latte umano contribuiscono ad aumentare la resistenza e la vitalità dei neonati prematuri.

Sostituisce quello della mamma

Dare alla luce un piccolo prematuro rappresenta spesso un momento di stress per i genitori, che si preoccupano anzitutto della sua salute. In queste situazioni difficili il latte umano donato rappresenta una valida alternativa: aiuta il neonato a svilupparsi in maniera ottimale rassicurando, nel contempo, i genitori sul fatto che si stia facendo ricorso al migliore sostituto del latte materno, in caso questo non sia disponibile. La raccolta del latte in banche, quindi, diventa indispensabile nel momento in cui i bambini hanno bisogno di essere nutriti con questo alimento.

Ogni goccia è importante

Non ci sono regole prestabilite sulla quantità di latte da donare: si dona, molto semplicemente, la quantità che è possibile e per tutto il tempo che lo si desidera. La quota di latte donato varia, dunque, da mamma a mamma anche in relazione alla fase di allattamento. Tuttavia, è importante ricordare che per questo tipo di donazione davvero “basta il gesto”, se si pensa che anche piccole quantità di latte sono estremamente utili per i neonati pretermine che spesso iniziano ad alimentarsi con meno di 20 cc al giorno! Per le speciali caratteristiche nutrizionali e protettive del latte, è preferibile che la donazione abbia inizio il prima possibile dopo il parto o comunque entro il primo mese dopo la nascita del bambino, una volta cioè che l’allattamento al seno si è avviato con successo dopo le prime settimane. In genere, sono consigliate raccolte protratte e regolari, come l’estrazione una o più volte al giorno, anche se la quantità di latte non è particolarmente abbondante. Molte mamme preferiscono raccogliere il latte dopo la poppata del proprio bambino: tale pratica, favorendo lo svuotamento completo dei seni, si rivela al tempo stesso anche un valido stimolo per la successiva produzione di latte. Questo perché la produzione di latte si regola su uno speciale meccanismo di domanda e offerta: più latte, cioè, viene richiesto, più ne viene prodotto.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti