Baci e carezze lasciano tracce nei geni dei neonati

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 18/01/2018 Aggiornato il 31/07/2018

Ai neonati non devono mancare baci e carezze. Confermati gli effetti su geni e Dna per tutta la vita

Baci e carezze lasciano tracce nei geni dei neonati

Con i bimbi è fondamentale il contatto fisico e i gesti d’affetto sin da molto piccoli. Lo sostiene uno studio della University of British Columbia, il primo che ha valutato gli effetti biochimici di baci e carezze sui bambini e ne ha indicato le potenziali ricadute sul resto della vita.

L’influenza sul Dna

I ricercatori hanno consegnato a un centinaio di coppie con bambini di 5 settimane di vita un diario sul quale annotare i comportamenti del neonato (pianto, agitazione, sonno, pasti, stress, angoscia) e i loro stessi comportamenti, in particolare il tempo dedicato al contatto fisico con il proprio bambino. Quando i bambini hanno raggiunto i 4 anni e mezzo di età è stato analizzato il loro Dna. In particolare è stato valutato il livello di metilazione, cioè la presenza di gruppi metile (-CH3) sulla doppia elica. La metilazione del Dna è un meccanismo di regolazione epigenetica, cioè un fenomeno che non modifica la struttura dei geni, ma la loro espressione. I gruppi metile agiscono, infatti, come commutatori dell’attività dei geni, e di conseguenza condizionano il funzionamento delle cellule. L’entità della metilazione può essere influenzata da condizioni esterne: dall’alimentazione (anche quella della mamma durante la gravidanza) all’eventuale presenza di sostanze inquinanti e al tipo di cure ricevute.

Meno coccole, più stress

Dall’analisi dei risultati sono emerse consistenti differenze di metilazione tra i bambini ad alto contatto (cioè quelli che avevano ricevuto più baci e carezze) e quelli a basso contatto. In particolare a livello di 5 regioni specifiche del Dna coinvolte nel funzionamento del sistema immunitario e dei meccanismi metabolici. Quelli che avevano vissuto più stress da neonati e al tempo stesso avevano ricevuto meno baci e carezze mostravano un’età epigenetica inferiore rispetto alla loro età biologica e alcuni studi sembrano evidenziare che una maturazione epigenetica più lenta può indicare problemi nello sviluppo.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Secondo un recente studio, il bebè apprezza le carezze ancora prima di nascere.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Scarso aumento di peso in gravidanza: ci si deve preoccupare?

17/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Se gli esami del sangue sono buoni, il feto cresce bene, la gestante non manifesta alcun sintomo allarmante non c'è ragione di preoccuparsi in caso di aumento di peso modesto.   »

Feto con ventricolomegalia cerebrale borderline: quali indagini fare?

16/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In relazione allo spessore dei ventricoli cerebrali, il limite tra normalità e patologia non è così preciso: il valore è normale se inferiore ai 10 millimetri e poi c'è una zona grigia compresa tra 11 e 15 millimetri. Un'ecografia approfondita può bastare a chiarire il quadro.   »

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti