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Il neonato, soprattutto nei suoi primi 6 mesi di vita, ha un sistema immunitario debole non ancora adeguatamente pronto a fronteggiare eventuali infezioni. Per questa ragione è fondamentale sterilizzare il biberon, il ciuccio, le tettarelle e il tiralatte.
Tra i potenziali rischi ci sono le gastroenteriti batteriche (provocate da batteri quali Escherichia Coli e Salmonella), le infezioni fungine (come quelle da Candida Albicans), ma anche infezioni respiratorie e alterazioni del microbiota intestinale.
Esistono diversi metodi per sterilizzare il biberon e i vari accessori, ma i più efficaci in assoluto sono quelli a caldo e quelli che prevedono l’uso dei raggi UV-C.
Lista degli oggetti da sterilizzare
Prima di fare il punto su come sterilizzare, focalizziamoci su quali sono gli oggetti che andrebbero sterilizzati regolarmente.
In linea generale, tutti quegli accessori che entrano in contatto con la bocca o con il latte delle poppate. Di seguito, l’elenco completo:
- Biberon
- Ciucci
- Tettarelle
- Componenti del tiralatte
- Vasetti per il latte
- Anelli da dentizione e giochi mordicchiabili
- Posate e tazze
Come lavare bene gli oggetti in uso
Per pulire a fondo biberon, tettarelle o ciucci seguire alcuni semplici passaggi:
- Sciacquare subito dopo l’uso: Subito dopo la poppata, sciacquare il biberon sotto acqua fredda corrente per eliminare i residui di latte
- Lavare accuratamente ogni componente: Usando acqua tiepida e detersivo, lavare ogni singola parte del biberon – la bottiglia, la tettarella, l’anello e il tappo. Aiutarsi con uno scovolino specifico per rimuovere ogni traccia di latte, e ricordarsi di rigirare le tettarelle per assicurarsi che non ci siano ristagni interni invisibili. Mentre si lavano gli oggetti, controllare che le tettarelle siano intatte: se si notano segni di usura, sostituirle immediatamente
- Risciacquare abbondantemente: Dopo il lavaggio, risciacquare tutto con molta acqua corrente
Metodi di sterilizzazione
Un semplice lavaggio pulisce il biberon gli altri oggetti rendendoli idoneo all’uso, ma non li sterilizza. Solo questo processo elimina germi e microrganismi potenzialmente pericolosi per il bambino. Per questo, l’igiene del biberon è una misura fondamentale di prevenzione, ma la prima regola da seguire è quella di fare tutto con le mani pulite.
Prima di toccare qualsiasi cosa per la preparazione del cibo del bambino, ricordarsi di lavare accuratamente le mani con acqua e sapone e asciugale con un asciugamano pulito. Le mani infatti sono un veicolo per molti germi innocui per gli adulti, ma pericolosi per i neonati.
Per sterilizzare il biberon in tutti i suoi componenti e gli altri accessori per il neonato è possibile avvalersi del metodo a caldo o a freddo. Questi prevedono l’utilizzo di diverse tecniche e, in alcuni casi, di dispositivi e prodotti ad hoc.
A caldo con acqua bollente
Sterilizzare un biberon (o altri accessori) senza uno sterilizzatore è possibile con il metodo a caldo più performante e sicuro, ovvero l’ acqua bollente e con la bollitura in pentola. Dopo averne riempita una abbastanza capiente con acqua e averla portata a ebollizione, il biberon e gli altri accessori (precedentemente puliti) vanno immersi nell’acqua bollente e lasciati bollire per 10-20 minuti.
Per rimuoverli è preferibile aiutarsi con delle pinze pulite. Vanno poi fatti asciugare su una superficie sterile, evitando di toccarli direttamente con le mani.
Con lo sterilizzatore elettrico
Semplice da usare e totalmente sicuro, non è un caso che lo sterilizzatore elettrico sia spesso presente nella lista nascita delle future mamme. Anche in questo caso il procedimento dura all’incirca 15 minuti, quindi è abbastanza veloce.
Prima di tutto bisogna smontare il biberon e lavarlo accuratamente con acqua e sapone. I vari componenti, così come eventuali altri accessori, una volta puliti vanno posizionati nel cestello seguendo le istruzioni del brand produttore. Aggiunta la quantità d’acqua indicata, si avvia il ciclo di sterilizzazione e si aspetta che giunga a termine. Gli accessori sterilizzati vanno fatti raffreddare prima di essere rimossi, dopodiché se non vengono utilizzati subito è bene riporli in un luogo asciutto e pulito.
Tanti i marchi che includono nella loro gamma di prodotti per neonati sterilizzatori elettrici validi e funzionali, da That’s Love (disponibile da Prénatal) a Philips senza trascurare Chicco.

Lo sterilizzatore per biberon 3 in 1 That’s Love sterilizza, asciuga e scalda fino a 6 biberon contemporaneamente. Semplice e pratico da utilizzare, è inoltre in grado di eliminare fino al 99,99% di batteri. Prezzo: 49,99€ su prenatal.com
Philips, Avent Sterilizzatore a vapore. Prezzo: 50,99€ in offerta
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Nel microonde
In commercio esistono appositi sterilizzatori per microonde che consentono di igienizzare biberon e accessori in pochi minuti. In alternativa, il biberon va riempito con 200 ml di acqua circa e posizionato in un contenitore adatto al forno a microonde.
Nuvita, 1085 Sterilizzatore a vapore microonde. Prezzo: 29,10€
MAM, Sterilizzatore per microonde. Prezzo: 29,00€ in offerta
Il forno va impostato alla massima potenza per il tempo indicato e, allo scadere del timer, è possibile rimuovere i vari oggetti usando delle pinze o dei guanti per non scottarsi.
Sterilizzazione a raggi UV-C
Negli ultimi anni stanno prendendo piede gli sterilizzatori con raggi UV-C. Questi sfruttano la luce ultravioletta e l’ozono per debellare virus, muffe e batteri. Non prevedono l’uso di acqua e vapore, quindi sono più delicati.
Nuby, Sterilizzatore UV per biberon. Prezzo: 139,99€
MOMMED, Sterilizzatore UV Portatile. Prezzo: 26,99€
Agiscono molto velocemente e di solito sono pratici e compatti, quindi consigliati se si è alla ricerca di uno sterilizzatore portatile. Ve ne sono alcuni specifici per il ciuccio, davvero comodi da portare in borsa.
Sterilizzazione chimica a freddo
La sterilizzazione a freddo consiste nell’immergere biberon, tettarelle e altri accessori in una bacinella con acqua e apposite soluzioni chimiche disinfettanti per un tempo che varia dai 30 ai 90 minuti (dipende dal prodotto usato).
I disinfettanti adatti allo scopo sono solitamente in polvere o liquidi e non vanno necessariamente risciacquati perché ben tollerati dal bambino. Tuttavia, è consigliato risciacquare per eliminare eventuali residui soprattutto se si adoperano prodotti a base di cloro.
Questo metodo funziona bene per i materiali sensibili al calore, come il caucciù, ma richiede più tempo per essere davvero efficace.
Attenzione all’asciugatura
Alla sterilizzazione segue la fase, altrettanto importante, dell’asciugatura. Anche questo step deve avvenire in un ambiente sterile. L’ideale è disporre di uno sterilizzatore con funzione di asciugatura inclusa, ma è possibile procedere anche senza l’ausilio di questo dispositivo.
Momcozy, Sterilizzatore Elettrico 3 in 1 con funzione asciugatrice. Prezzo: 79,99€
Chicco, Sterilizzatore con funzione asciugatura. Prezzo: 59,59€
I vari oggetti vanno asciugati su una superficie perfettamente detersa, protetta da un panno sterilizzato o da carta monouso. Va evitato il contatto con le mani (a meno che non siano state igienizzate) e con superfici non pulite perché il rischio di contaminazione è elevato.
Fino a quando sterilizzare il biberon e gli altri accessori
L’allerta deve essere massima nella fascia 0-6 mesi. In questo frangente tutto va sterilizzato in modo costante perché le difese immunitarie del neonato non sono ancora sviluppate.
Superati i 6 mesi, quando il neonato inizia a mangiare cibi solidi e ad avere un sistema immunitario più efficiente, è possibile ridurre progressivamente la frequenza.
In copertina Foto di Burst Via Pexels.com
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In breve
La sterilizzazione a caldo è quella più sicura e può essere eseguita in pentola, in microonde o mediante un apposito sterilizzatore elettrico. Sterilizzare biberon e accessori è importante soprattutto nei primi 6 mesi di vita del bambino.