A cura di “La Redazione”Pubblicato il 14/01/2015Aggiornato il 26/01/2015
È una delle prime operazioni che viene eseguita in ospedale appena nato il bambino per prevenire la comparsa di una congiuntivite batterica
Entro un’ora dalla nascita, i medici istillano alcune gocce di antibiotico negli occhi del piccolo per prevenire una congiuntivite batterica, cioè l’infiammazione delle membrane che ricoprono la superficie interna delle palpebre e parte della sclera, cioè il bianco dell’occhio. Questa pratica è utile per evitare che eventuali germi presenti nel canale del parto (l’insieme delle strutture anatomiche materne che deve attraversare per nascere) possano insediarsi nelle cavità oculari.
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L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento. »
Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei. »
Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire. »
In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale. »
Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante. »