A cura di “La Redazione”Pubblicato il 19/01/2015Aggiornato il 26/01/2015
Si tratta di una visita di routine, dove viene valutata la crescita del bambino e lo sviluppo delle sue capacità psicomotorie
Al dodicesimo mese il bambino dovrebbe, in linea di massima, sorreggersi in modo autonomo, anche se non è ancora in grado di camminare in modo spedito: comincia a muovere i primi passi. In occasione della visita del dodicesimo mese, il pediatra dedica particolare attenzione all’appoggio del piede, che in alcuni bambini potrebbe essere alterato da una condizione di sovrappeso. In questo caso è importante che i genitori siano debitamente informati dallo specialista dei rischi dell’obesità infantile, che deve essere prevenuta sin dai primi anni di vita attraverso un’alimentazione e uno stile di vita corretti.
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Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei. »
Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire. »
In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale. »
Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante. »