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I riflessi istintivi consentono di verificare il grado di sviluppo del sistema nervoso del piccolo, mentre altri più noti, come ad esempio la deglutizione, sono presenti pr tutta la vita. Quelli che scompaiono a poco a poco nel corso dei primi mesi di vita sono di particolare interesse del neonatologo durante questa visita.
Riflesso di Moro
Il neonato viene disteso supino, cioè a pancia in su, sul fasciatoio, quindi il medico gli solleva la testolina (mettendogli una mano sotto la nuca) e la parte superiore del tronco, facendole ricadere dolcemente.
Il riflesso di Moro si presenta con un movimento di estensione e poi di chiusura delle braccia, come se il piccolo cercasse di afferrare qualcosa. Si tratta di un controllo molto importante, in quanto la debolezza, l’asimmetria (cioè la presenza in un solo lato) o la totale assenza di questo riflesso possono indicare un’immaturità del sistema nervoso oppure una sofferenza dovuta a un parto difficile. Questo riflesso scompare, di solito, intorno al quarto mese di vita.
Riflesso di suzione
Anche questo è un riflesso molto importante, in quanto è alla base del-l’alimentazione spontanea. È sufficiente toccare o sfiorare dolcemente le labbra del neonato per osservare l’immediata apertura della sua bocca nel tentativo di succhiare. Questo riflesso dura mediamente fino ai dieci mesi di vita.
Riflesso di prensione
Per provocare questo riflesso, è sufficiente toccare il palmo di una mano oppure la pianta di un piede: la reazione del bebè consiste nella flessione immediata delle dita. Verso i tre-quattro mesi scompare, lasciando il posto a una presa volontaria: il piccolo cioè individua gli oggetti e li afferra deliberatamente.
Riflesso di marcia
Per osservare questo riflesso, è sufficiente sorreggere il neonato, mantenendolo ben eretto, sotto le ascelle e fargli appoggiare i piedini su un piano: per istinto il bebè muoverà le gambe come per accennare qualche piccolo passo. Questo riflesso scompare intorno ai due-tre mesi.