A cura di “La Redazione”Pubblicato il 14/01/2015Aggiornato il 26/01/2015
Sono i primi "numeri" del neonato, quelli in grado di dare un'indicazione dello stadio di crescita cui è arrivato
Dopo il bagnetto, il bambino viene misurato, prendendo in considerazione il peso (quello medio alla nascita è intorno ai 3.300 grammi, con piccole differenze tra i maschietti e le femminucce), la lunghezza (quella media per i maschi è tra 47 e 55 cm, per le femmine tra 45 e 55 cm) e la circonferenza della testa (quella media nei maschietti è tra 32,6 a 37,2 cm, nelle femmine tra 32,1 e 35,9 cm).
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L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento. »
Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei. »
Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire. »
In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale. »
Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante. »