Riflesso rosso: un esame importante per la vista

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 31/10/2016 Aggiornato il 31/10/2016

L’esame del riflesso rosso è una semplice indagine che permette di riconoscere precocemente eventuali problemi agli occhi. Ecco come si esegue

Riflesso rosso: un esame importante per la vista

Durante la gravidanza e nelle prime settimane di vita del bebè, i genitori si preoccupano costantemente per la sua salute. In molti casi, però, non pensano alla vista. Invece, anche gli occhi possono essere soggetti a problematiche più o meno serie fin dalla nascita. Ecco perché, fra i controlli previsti nelle prime ore in ospedale, spesso si fa anche l’esame del riflesso rosso, una semplice indagine che può rivelare informazioni preziose.

L’esecuzione è molto semplice

L’esecuzione del test del riflesso rosso è molto semplice. Il medico indirizza verso gli occhi del piccolo un oftalmoscopio, uno strumento che emette una luce che attraversa tutte le parti trasparenti dell’occhio fino alla retina (la membrana che riveste internamente l’occhio e che ha la funzione di registrare i segnali luminosi e di convertirli in impulsi elettrici). Se occhi e vista funzionano perfettamente, questa luce genera un riflesso rosso, di qui il nome del test. Se entrambi gli occhi mostrano la presenza del riflesso rosso, dunque, significa che è tutto nella norma. Quando, invece, compare un’alterazione del riflesso rosso, per esempio un riflesso diminuito, macchie nere oppure un riflesso bianco, vuol dire che qualcosa sta bloccando le vie ottiche.

Le principali cause di alterazione

Nei neonati, l’alterazione del riflesso rosso è dovuta principalmente a tre situazioni. Innanzitutto, una cataratta congenita, l’opacizzazione del cristallino, la lente naturale presente nell’occhio che ha la funzione di mettere a fuoco le immagini sulla retina. In secondo luogo, può dipendere da un glaucoma congenito, una malattia degli occhi che consiste in una compromissione del campo visivo e della papilla ottica. In rari casi può essere il segnale di un tumore alla retina.

Meglio ripeterlo più volte

Per queste ragioni, in genere, in tutti i reparti maternità si esegue un test del riflesso rosso prima della dimissione del bebè. In questo modo, è possibile individuare precocemente eventuali problematiche, che possono essere trattate con tempestività. Gli esperti suggeriscono di ripetere l’esame anche durante i normali controlli eseguiti dal pediatra nel primo anno di età. Infatti, occorre considerare che dopo la nascita potrebbe essere presente un edema palpebrale che non permette una buona esplorazione dell’occhio. Inoltre, non sempre il piccolo è collaborativo. Meglio, dunque, ripetere la prova più volte per essere certi che è tutto a posto.

 

 

 
 
 

In breve

ATTENZIONE ALLO STRABISMO

Il test del riflesso rosso potrebbe risultare alterato anche in presenza di strabismo, frequente nei bebè di pochi giorni, o di muco nel sottile film lacrimale.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi sulla paternità: si può risalire al giorno del concepimento?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Stabilire quale rapporto sessuale tra quelli affrontati in uno stesso mese abbia determinato il concepimento sarebbe un azzardo. Solo lo specifico test, eseguito in laboratorio, può indicare con certezza l'identità paterna.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

Inofolic o Chirofert per favorire l’ovulazione?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Gli integratori che migliorano l'attività delle ovaie hanno tutti un effetto interessante, tuttavia è sempre consigliabile non assumerli di propria iniziativa ma sempre e solo su indicazione del ginecologo curante, al quale spetta stabilire quando davvero servono.   »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti