A cura di “La Redazione”Pubblicato il 05/02/2015Aggiornato il 05/02/2015
Non è d’abitudine, ma può essere necessaria per controllare peso e altezza e per far vedere al pediatra singoli disturbi del bimbo
In genere al nono mese non si effettua alcuna visita di controllo dal pediatra, perché si attende di norma il decimo mese quando si faranno anche i richiami per le vaccinazioni. Questo non toglie che ci possa essere il bisogno di far vedere il piccolo dal medico perché sono insorti particolari problemi.
Il più comune è che lo svezzamento prosegua con difficoltà e questo potrebbe ripercuotersi sull’accrescimento del bambino. Se il bimbo rifiuta i cibi solidi o ne mangia pochi, il latte potrebbe non essere sufficiente per la sua corretta crescita. Questo si traduce in un ritardo dello sviluppo fisico, che è bene controllare. Il medico verificherà che il bimbo stia bene e consiglierà i genitori su come comportarsi a tavola con il piccolo, così da non fargli mancare nutrienti importanti.
A questa età il bimbo potrebbe crescere poco anche perché troppo disturbato dall’arrivo dei dentini, che lo potrebbero rendere inappetente per un breve periodo. Questo è un “falso problema”, perché si risolve da solo in pochi giorni.
Inoltre, possono comparire, soprattutto se ha iniziato a frequentare l’asilo nido, anche le prime gastroenteriti o malattie da raffreddamento, con tosse e catarro. In bimbi così piccoli, è sempre bene informare il pediatra e seguire i suoi consigli per far guarire il bimbo e alleviare i suoi disturbi, come il nasino chiuso o la tosse che non passa.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Ci sono situazioni complicatissime da gestire in cui il comportamento materno (che pure ha tantissime giustificazioni e si può comprendere) può indurre il bambino a preferire la vita che gli offre il padre grazie ad atteggiamenti più permissivi. »
La rilevazione dell'attività cardiaca del feto è un ottimo segno, tuttavia l'ecografia non permette di fare previsioni sul futuro della gravidanza, ma consente solo di valutare il "qui e ora". »
Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari. »
I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio. »
Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »