Visita pediatrica del neonato – ottavo mese

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 19/01/2015 Aggiornato il 23/01/2015

Oltre a valutare l'accrescimento del bimbo e lo stato di salute generale, il medico controlla l'udito con il Boel test

Visita pediatrica del neonato – ottavo mese

Come a ogni visita di controllo, ormai, il pediatra verifica peso e altezza del neonato, che devono essere equilibrati e appartenere alla curva di crescita specifica di quel bimbo. In questa fase, a causa dello svezzamento, ci potrebbero essere delle variazioni che vanno indagate, sia se il piccolo è cresciuto troppo (va controllata l’alimentazione), sia non abbastanza (potrebbe avere problemi di assimilazione).

Intorno a questo mese il pediatra durante la normale visita di controllo del bambino esegue anche  il boel test. Si tratta di un esame cosiddetto “da distrazione”, in quanto il suo scopo è quello di valutare la funzione uditiva del bimbo proprio nel momento in cui l’interesse del bambino viene opportunamente distolto dall’esaminatore. Il test viene eseguito tra i 7 e gli 8 mesi di vita del piccolo e richiede un ambiente silenzioso e preferibilmente semplice, cioè privo di elementi (giochi, oggetti colorati, soprattutto se a portata di mano) che possano generare confusione. Durante l’esame il bambino viene tenuto in braccio dalla mamma o dal papà, mentre il pediatra gli sta seduto di fronte. Quando il piccolo è sufficientemente tranquillo, il medico gli porge un bastoncino rosso di legno oppure una girandola di metallo, per attrarre la sua attenzione. Quando la concentrazione del bambino sull’oggetto è massima, il pediatra, senza farsi vedere, agita, prima dietro un orecchio poi dietro l’altro, una delle due campanelline d’argento che aveva precedentemente infilato sulle dita di entrambe le mani. La prima campanella emette un suono acuto, l’altra un suono grave di frequenza predeterminata. Se il bambino si gira verso entrambi i rumori vuol dire che ci sente bene, dimostrando quindi di percepire sia la frequenza acuta sia quella grave. Il Boel test valuta anche lo sviluppo psicomotorio del bambino e, quindi, offre l’opportunità di controllare, oltre all’udito, la sua capacità di stare seduto, di afferrare gli oggetti e di coordinare i movimenti. Un eventuale esito negativo non deve, tuttavia, preoccupare: è sufficiente, infatti, un lieve raffreddore, un’otite (infiammazione dell’orecchio), un tappo di cerume (secrezione dell’orecchio) o più semplicemente una scarsa collaborazione del piccolo, perché il bambino non risponda agli stimoli. In questo caso sarà il pediatra, dopo un esame accurato delle orecchie con l’otoscopio (strumento ottico utilizzato per l’esame dell’orecchio), a valutare l’opportunità di ripetere il test in un altro momento o di sottoporre il piccolo ad accertamenti più approfonditi.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti