10 regole da seguire per il cambio del pannolino

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/10/2013 Aggiornato il 14/07/2023

Manuale d’istruzioni per mamme e papà alle prime armi con il cambio del pannolino    

10 regole da seguire per il cambio del pannolino

CAMBIARE IL PANNOLINO AL NEONATO: ECCO LE 10 REGOLE!

1- Procurarsi tutto l’occorrente per il cambio del pannolino: pannolini, un cambio completo (tutina, maglietta intima o body, calzini), un telo pulito e asciutto, crema protettiva, acqua, detergente e dischetti di cotone (o salviettine inumidite, se l’acqua non è disponibile).

2- Lavarsi bene le mani prima di iniziare il cambio del pannolino.

3- Stendere l’asciugamano sul fasciatoio e adagiare il bambino disteso a pancia in su.

4- Svestire il bambino, sfilando la tutina dalle gambe; sollevarla e ripiegarla all’indietro. Slacciare il pannolino sporco, senza toglierlo, se il bambino si è scaricato, usare lo stesso pannolino per rimuovere la parte più consistente delle feci, ripiegare il pannolino sotto il sederino e sfilarlo.

5- Pulire accuratamente la zona genitale con i dischetti di cotone imbevuti di acqua tiepida o sotto l’acqua corrente, con sapone neutro, lungo le pieghe inguinali.

6- Nelle femmine, procedere con movimenti dall’avanti all’indietro (per non contaminare l’area con i germi intestinali presenti nelle feci), ricordandosi di detergere anche la zona vulvare, tra le grandi e piccole labbra.

7- Nei maschi che presentano ancora la parte terminale del pene coperta da una sottile pellicina (prepuzio), lavare solo la zona esterna. Nei bimbi più grandicelli, abbassare delicatamente il prepuzio e lavare anche la punta del pene, per rimuovere eventuali depositi di smegma (una sostanza secreta dai genitali, mischiata a cellule cutanee, sebo e materiali umidi provenienti dalle urine).

8- Asciugare con cura tutta l’area, facendo attenzione alle pieghe, perché l’umidità può causare macerazione e quindi irritazioni cutanee.

9- Applicare un velo di pasta protettiva per evitare gli arrossamenti e la comparsa di eritema da pannolino, dovuto al contatto con feci e urine.

10- Procedere al cambio del pannolino: aprirlo, infilarlo sotto il sederino, far passare la parte anteriore tra le cosce e allacciarlo sul davanti, senza stringere troppo. 

 

In breve

NON LASCIARE MAI IL BIMBO INCUSTODITO

Il bambino non va lasciato soli sul fasciatoio neppure per pochi istanti: durante il cambio,  è bene mantenere sempre un contatto con il suo corpo, anche solo con una mano. In caso di allontanamento improvviso (per esempio, se squilla il telefono), prenderlo in braccio e portarlo con sé.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti