Il ciuccio rappresenta un surrogato della suzione al seno con tutti i benefici che ne comporta. Succhiare soddisfa un bisogno primario, quello della nutrizione, ma permette anche al piccolo di ristabilire un contatto diretto con la mamma perché il ciuccio richiama la forma del capezzolo materno. Inoltre, rappresenta per il bebè anche un aiuto psicologico perché attenua il senso di solitudine comune nel lattante e nel bambino più grandicello quando lo si lascia, per esempio, per andare al lavoro. Il ciuccio, inoltre, procura rilassamento, consolazione, rassicurazione, gratificazione, addormentamento e protezione. In commercio ne esistono veramente tanti, ognuno con le proprie caratteristiche in grado di rispettare lo sviluppo della bocca e le esigenze del piccolo.
I materiali
Sul mercato si trovano succhietti realizzati in materiali differenti, da scegliere in funzione dell’età e della dentizione del bimbo.
SILICONE
È un derivato del silicio, un semi metallo, che può essere liquido, gelatinoso o gommoso. I succhietti realizzati in questo materiale sono trasparenti, indeformabili, non assorbono odori e sapori e non subiscono alterazioni nemmeno se li si sterilizza spesso. Per questo motivo i ciucci in silicone sono indicati nei primi mesi di vita, quando il bebè non ha ancora i dentini che possono facilmente incidere il silicone.
CAUCCIU’
È una gomma naturale, elastica e morbida derivata dal lattice (secrezione biancastra tipica di molti vegetali o ottenuto anche artificialmente per ricavare prodotti gommosi). È più resistente alla pressione dei denti del bebè, motivo per cui i succhietti di questo tipo vanno bene dopo i 6 mesi. A differenza del silicone, però, il caucciù assorbe odori e sapori e se subisce troppe sterilizzazioni può rovinarsi.
I diversi tipi
LA tettarella
Il consiglio è di orientarsi su succhietti il più piccoli possibile al fine di limitare il potenziale impatto sulle strutture della bocca che potrebbe subire malformazioni.
A goccia
I ciucci a goccia tengono conto delle caratteristiche anatomiche della bocca del bebè e infatti hanno una forma schiacciata ed ellittica (ovale) in un formato molto piccolo e sottile; sono quelli più consigliati in quanto aderiscono perfettamente al palato senza danneggiarlo.
Anatomica
Come quelli a goccia questi ciucci tengono conto delle caratteristiche anatomiche della bocca del bebè e hanno una forma schiacciata ed ellittica, ma leggermente ripiegata verso l’alto, e sempre in un formato molto piccolo e sottile.
A ciliegia
Sono succhietti dalla forma rotonda che riproduce quella del capezzolo materno. Molti pediatri, tuttavia, li sconsigliano perché essendo molto grandi (coprono infatti un po’ il naso) possono danneggiare il palato del piccolo.
LA MASCHERINA
Tonda
È tipica dei ciucci a ciliegia e può essere in silicone o caucciù, quindi in materiale morbido che non crea particolari fastidi al piccolo nemmeno quando dorme.
A farfalla
In genere è realizzata in plastica rigida, ma per la forma lievemente incavata che segue l’anatomia della bocca, non copre il naso. In genere questo modello è quello preferito dai bimbi più grandicelli perché ha colori vivaci e tante decorazioni.
In breve
Quale succhietto per il mio bebè?
Sul mercato esistono diversi tipi di ciuccio, dalla tettarella alla mascherina, tutti studiati per rispettare lo sviluppo della bocca e le esigenze del bambino. Il succhietto è uno strumento consolatorio per il bebè: lo aiuta ad attenuare il senso di solitudine quando la mamma si allontanae a vivere meglio il distacco dalla tetta.