Ha il naso chiuso: cosa si può fare

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/04/2012 Aggiornato il 24/04/2012

Respirare bene è la prima difesa del bebè contro le infezioni. Perciò, il naso chiuso deve essere liberato. Da muco e secrezioni

Ha il naso chiuso: cosa si può fare

/*–>*/

Sembra banale, ma un nasino ben pulito è fondamentale per prevenire problemi, anche seri, che potrebbero sopraggiungere, da raffreddori a otiti, da laringiti a bronchiti. Tutto il sistema respiratorio è, infatti, strettamente correlato e il muco che ristagna in un naso chiuso favorisce la diffusione dei microrganismi nocivi nei vari organi.

Un organo prezioso… non solo per “sentire”

Posto all’inizio delle vie respiratorie, svolge almeno tre compiti importanti: umidifica, riscalda e filtra l’aria che si respira dall’esterno, eliminandone le impurità. La funzione di filtro del naso è fondamentale: grazie alle ciglia, a livello della mucosa, le particelle più grandi provenienti dall’esterno vengono bloccate nel naso, senza arrivare alle vie respiratorie più basse (polmoni e bronchi). Anche le particelle più piccole, come le polveri nell’aria, non oltrepassare questa barriera: esse vengono intrappolate nel muco, presente in un sottilissimo e impercettibile strato sulla mucosa nasale, e sospinte piano piano attraverso un meccanismo chiamato trasporto muco-cigliare.
Fino all’anno di età, il bambino respira quasi solo attraverso il naso, che diventa ancora di più un importante filtro nei confronti di virus, batteri o sostanze inquinanti presenti nell’aria inspirata. Il naso chiuso quindi va liberato per permettere al piccolo di respirare bene: occorre rimuovere il muco che eventualmente si è formato e che potrebbe ostruire le vie nasali.

Il rischio di complicazioni

Il ristagno del muco nelle narici facilita il diffondersi di infezioni, come faringiti e laringiti, in tutto l’albero respiratorio. Il muco è, infatti, un ottimo ambiente per la proliferazione dei microrganismi dannosi. Naso, gola e bronchi, poi, comunicano tra loro e ciò favorisce il passaggio di virus e batteri da una parte all’altra. Per lo stesso motivo il catarro e l’infiammazione possono risalire verso l’orecchio e provocare un’otite. Senza contare che il naso chiuso disturba il bimbo, che fatica a dormire e a mangiare. Se il raffreddore dura a lungo, può essere che il piccolo si indebolisca, predisponendosi a complicazioni.

Soluzioni fisiologiche e termali

Per pulire il nasino del piccolo, vanno bene le soluzioni fisiologiche sterili, a base di cloruro di sodio (sale) e acqua sterile, che non irritano la cute. Esse permettono non solo il lavaggio del naso, ma anche l’umidificazione della mucosa, per migliorare la respirazione. In commercio se ne trovano diversi tipi (in flaconcini monodose o spray). Allo stesso scopo si possono utilizzare anche le acque marine e termali, prodotti dalle caratteristiche simili alle soluzioni fisiologiche, ma arricchiti con oligoelementi specifici a seconda della loro provenienza. Questi minerali sono presenti in una composizione ottimale per mantenere il normale equilibrio della mucosa nasale.

Gli aspiratori nasali

Sono una novità degli ultimi tempi, molto indicata per i bambini più piccoli. Gli aspiratori nasali consentono di asportare le secrezioni, anche molto abbondanti, in modo delicato e indolore. In passato esistevano solo le specifiche pompette aspiratrici, dotate di beccuccio anatomico adatto ai bebè, da schiacciare con le mani. Oggi invece è possibile effettuare questa operazione in modo agevole con appositi accessori che consentono di controllare l’intensità dell’aspirazione.  In commercio ce ne sono di diverse marche, ma sono composti in genere da un apparecchio fisso con una punta anatomica da inserire nella narice del piccolo, un piccolo serbatoio con filtro arresta-muco e, tramite un tubo flessibile, una bocchetta da cui l’adulto può ispirare per eliminare le secrezioni. Ricambi usa-e-getta garantiscono la massima igiene. Il sistema si completa in genere con flaconcini di soluzione fisiologica che ammorbidiscono le secrezioni favorendo un’aspirazione migliore.

In breve

L'importanza dell'igiene nasale

Il ristagno del muco nelle narici facilita il diffondersi di infezioni, come faringiti e laringiti. Ecco perché è importante liberare il naso chiuso attraverso soluzioni fisiologiche, acque marine o termali. In alternativa si possono utilizzare gli aspiratori nasali.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti