Il bebè ha il sedere rosso? 6 consigli anti-irritazione

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/08/2013 Aggiornato il 12/08/2013

Cambiare il pannolino almeno 8 volte al giorno e detergere con cura la pelle con l'acqua, sono due delle sei regole se il sedere del bebè è rosso

Il bebè ha il sedere rosso? 6 consigli anti-irritazione

Quando il sedere del bebè diventa rosso quali rimedi si possono mettere in campo per alleviare il disagio al piccolo? I pediatri lo chiamano “eritema da pannolino” ed è un disturbo piuttosto diffuso nei lattanti, a causa del contatto prolungato della pelle con feci e urina nel pannolino. Il rimedio migliore è la prevenzione. Ecco le sei regole anti-rossore indicate dal dottor Francesco Savino, pediatra presso l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Le sei regole anti-rossore

1) Contro il sedere rosso del bebè è necessario curare con scrupolo l’igiene della pelle cambiando il pannolino almeno 8 volte al giorno.

2) Detergere con cura la pelle del sederino usando acqua e non le salviette profumate.

3) Asciugare la pelle perfettamente, soprattutto tra le pieghe cutanee.

4) Ai primi segni di sedere rosso applicare una crema idrorepellente a base di zinco, olio di ricino, camomilla o calendula.

5) Lasciare il più possibile il bambino senza pannolino.

6) Esporre la zona colpite alla luce solare per breve tempo.

I farmaci

“Se l’eritema non scompare nel giro di alcuni giorni – spiega il dottor Savino – bisogna portare il bambino dal medico, che, nel caso di una candidosi, può prescrivere una pomata a base di zinco o una terapia antimicotica”.

Le cause del sederino rosso

“L’irritazione insorge quando l’ammoniaca contenuta nelle urine e nelle feci irrita la pelle delicata della zona coperta dal pannolino – spiega il dottor Savino -. Si aggrava se quest’ultimo non viene cambiato con frequenza o se non si provvede a pulire accuratamente la pelle a ogni cambio. Talvolta l’eritema può essere provocato o aggravato dai profumi contenuti nei prodotti per la cura del bambino o dai detersivi per il bucato. Se si sviluppa in zone che non sono direttamente a contatto con il pannolino sporco, per esempio le pieghe della pelle delle gambe, può essere dovuto a candidosi. In questo caso, i probiotici assunti dalla madre, se allatta al seno, o somministrati direttamente al bambino – conclude il pediatra – possono alleviare l’eritema causato dall’infezione da Candida”.

In breve

PUO’ ESSERE COLPA ANCHE DI UN’ALLERGIA

Nel periodo dello svezzamento, l’eritema da pannolino può essere dovuto anche a sensibilità nei confronti di particolari alimenti. Alcuni bambini, per esempio, sono allergici alle proteine del latte vaccino.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

EllaOne: si deve sospendere l’allattamento dopo averla presa?

14/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

In effetti nel foglietto di accompagnamento della "pillola dei cinque giorni dopo" (principio attivo ulipristal) sta scritto di sospendere l'allattamento per sette giorni dopo averla assunta. In realtà non è necessario farlo.  »

Arteria ombelicale unica del feto

14/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'arteria ombelicale unica, se non è associata ad altri parametri, oggi non è più considerata un elemento che suggerisce di indagare sul cariotipo del feto.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Incinta di tre settimane: è tardi per prendere l’acido folico?

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Per poter contare sulla piena efficacia nel ridurre il rischio di difetti del tubo neurale del feto, l'assunzione quotidiana di acido folico deve iniziare almeno un mese prima del concepimento.  »

Fai la tua domanda agli specialisti