Il primo bagnetto del neonato: quando e come farlo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/06/2012 Aggiornato il 11/05/2023

Il primo bagnetto al neonato va fatto solo una volta caduto il moncone ombelicale e con tanta attenzione per evitare arrossamenti e disidratazione

Il primo bagnetto del neonato: quando e come farlo

Per le prime due settimane di vita è consigliabile evitare il bagnetto al neonato.  In queste fasi è preferibile lavarlo accuratamente, ma senza bagnare il moncone del cordone ombelicale da cui si originerà l’ombelico. Bisogna, infatti, attenderne la caduta, che avviene in genere intorno ai 10-15 giorni di vita. Il bagnetto al neonato è controindicato perché l’acqua ostacola la cicatrizzazione dei tessuti e potrebbe così ritardarne la caduta o favorire la comparsa di un’infezione. Si può allora lavarlo sotto l’acqua corrente sfruttando direttamente il getto del rubinetto (sulle varie parti del corpo, come sederino, piedini e gambe) con acqua tiepida. In attesa che arrivi il momento di fare il bagnetto al neonato, può essere utile usare un detergente oleoso specifico per neonati da applicare con un batuffolo di cotone da buttare dopo l’uso.

Le regole per il bebè

Per il neonato, esistono regole precise per il bagnetto. Una volta cresciuto, tutto diventa più facile e il bagnetto dei bimbi è soprattutto un momento ludico. Per il bebè sono da preferire le apposite vaschette di materiale plastico, non solo più comode per mamma e piccolo ma anche più facilmente lavabili e disinfettabili, allo scopo di garantire igiene e sicurezza. La temperatura dell’acqua deve essere intorno ai 37° C, come quella del corpo, da misurare con gli appositi termometri da bagno, mentre quella della stanza non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 20° C. Nell’acqua va disciolto un detergente oleoso o cremoso anallergico e specifico per bimbi piccoli.

Una pelle super delicata

Il bagnetto, indispensabile gesto d’igiene, diventa anche un momento critico per la salute della sua cute. La pelle del neonato è molto fragile: le fibre di collagene ed elastina, che danno sostegno e forza alla cute, sono poco sviluppate e manca del tutto il film idrolipidico, quello strato di grasso che difende dalle aggressioni esterne. Molto sottile e poco protetta, tende a inaridirsi e a irritarsi con facilità. Per questo vanno usati i detergenti specifici dalle formule super-delicate.

Non più di dieci minuti

Non esiste un’ora specifica e valida per tutti per il bagnetto: in genere, è preferibile la sera, prima dell’ultima poppata, perché il bimbo si rilassa e si addormenta con maggior facilità. Fare il bagnetto è un’esperienza in genere molto gradita al piccolo ma deve durare lo stretto necessario, non più di dieci minuti, allo scopo di limitare eventuali possibili desquamazioni della pelle.

Sostenere la testa

Quando si immerge il bebè nell’acqua occorre sempre sostenere con una mano il collo e la testa del piccolo, poiché non è ancora in grado di farlo da solo. Con l’altra mano si può lavare il pancino, i piedini e le gambine. Con una spugna imbevuta di acqua e detergente, è bene massaggiare con delicatezza la testa, facendo attenzione a non far colare l’acqua negli occhi. Per ultimo, è bene girare il piccolo, facendogli appoggiare il pancino sul proprio avambraccio e con l’altra mano lavargli la schiena.

 
 
 

In breve

Il primo bagnetto? Solo dopo che è caduto il cordone ombelicale

A distanza di una quindicina di giorni dalla nascita il cordone ombelicale dovrebbe cadere. Fino a quella data è sconsigliabile fare il bagnetto al bebè perché potrebbe ritardarne la caduta o favorire un’infezione. La prima volta in cui lo si immerge nell’acqua è necessario seguire regole precise: la temperatura deve essere intorno ai 37°, bisogna utilizzare dei detergenti specifici super-delicati, non superare i 10 minuti e sostenere la testa del neonato.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti